Ad Alcamo la Polizia arresta due bande palermitane che rubavano cavi di rame

redazione

Ad Alcamo la Polizia arresta due bande palermitane che rubavano cavi di rame

Condividi su:

venerdì 19 Gennaio 2024 - 14:40

Nell’arco di una settimana messe a segno due importanti operazioni di P.G. che hanno consentito di sgominare due bande palermitane dedite ai furti di cavi di rame ed al recupero di cospicui quantitativi di detto materiale che, in più riprese, era stato trafugato presso lo scalo ferroviario di Alcamo Diramazione, ubicato in C/da Coriolano, agro di Calatafimi-Segesta. A seguito della commissione di diversi furti di importanti quantitativi di cavi elettrici presso lo scalo ferroviario in parola, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Alcamo intensificavano i servizi di controllo del territorio ottenendo, contestualmente, piena collaborazione da parte di Rete Ferroviaria Italia S.p.a. azienda che, vista l’escalation delle incursioni predatorie in quel sito, decideva di attivare un sistema di video sorveglianza con postazione di vigilanza remota.

Tale collaborazione si rivelava preziosa atteso che la notte del 28 dicembre, giusta segnalazione pervenuta dalla sala di controllo di R.F.I. S.p.a., gli agenti del Commissariato di P.S. alcamese, dopo un rocambolesco inseguimento, procedevano all’arresto di due pregiudicati palermitani i quali, vistisi scoperti, si davano a precipitosa fuga con un mezzo rubato, già caricato con diversi spezzoni di cavi elettrici di diverse sezioni.

Giunti in prossimità dello svincolo di Segesta, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, i soggetti uscivano dall’autostrada percorrendo alcune strade interpoderali laddove – solo grazie al valido supporto professionale fornito da una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Trapani spintasi in emergenza sino al territorio di Alcamo – i poliziotti alcamesi riuscivano ad accerchiare il veicolo costringendolo a finire la propria corsa tra un vigneto.

I ladri, identificati per due pregiudicati palermitani rispettivamente di 21 e 22 anni specializzati in reati predatori, venivano tratti in arresto nella flagranza di reato per il delitto di furto aggravato e ricettazione; altresì, i predetti venivano denunciati in stato di libertà per il delitto di resistenza a P.U. poiché durante la fuga, in più occasioni, avevano tentato di speronare la volante ed avevano percorso un tratto di autostrada contromano. Dopo l’udienza di convalida, ai due arrestati veniva applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Trapani.

Analogo episodio si verificava nella notte tra il 3 ed il 4 gennaio scorsi allorquando gli agenti alcamesi organizzavano un mirato servizio di polizia giudiziaria che consentiva di arrestare cinque pregiudicati palermitani – uno maggiorenne e quattro minorenni – che viaggiavano a bordo di un mezzo pesante già caricato con circa 3 tonnellate di cavi elettrici per un controvalore indicato dalla p.o. per circa 14.000 euro.

Celebrate le rituali udienze, rispettivamente presso l’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Trapani e del Tribunale per i Minorenni di Palermo, al maggiorenne veniva applicata la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora, con permanenza domiciliare serale e notturna (contestualmente alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. per tre giorni alla settimana), mentre, per i quattro minorenni, veniva disposta la misura cautelare personale del collocamento in comunità.

La pregevole valenza dei risultati investigativi conseguiti dai poliziotti del Commissariato di P.S. di P.S. Alcamo e dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Trapani hanno confermato l’efficacia di una strategia vincente per contrastare il fenomeno dei reati c.d. “predatori”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta