Nello Musumeci, dopo un incontro con “i suoi”, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans. Queste le sue prime parole: “Io sono un Presidente scomodo in una terra che finge di voler cambiare. Ma credo ancora nel primato della politica e nel valore dell’unità di una coalizione: il centrodestra”.

Nei prossimi giorni, completato il ballottaggio nazionale per le Amministrative, si riuniranno a Roma i leader del centrodestra. L’obiettivo è un candidato unitario per la Sicilia.

“Ho ricevuto centinaia di messaggi da cittadini – afferma il Governatore siciliano -, alcuni appartenenti anche da schieramenti contrapposti al mio, che mi hanno esortato a non arrendermi, a non darla vinta, a non mollare. Li ringrazio per il loro affetto. Ma la mia non è una scelta di resa. Non mi sono mai arreso, solo una volta è successo: quando il Padre Eterno ha portato via mio figlio”.

Poi le sue chiare parole: “Non mi dimetto, fino all’ultimo giorno difenderò il popolo siciliano e rimanendo con la schiena dritta e con la stessa integrità morale e stesso entusiasmo – continua -. Andrò in giro a programmare, ad aprire cantieri e ad inaugurare nuove opere” e poi ringrazia gli assessori che lo hanno sostenuto anche se “… ho dovuto subire indicibili attacchi dal fuoco amico volto a delegittimarmi, piuttosto che ad attaccare le opposizioni”. Poi cita Sciascia e Pirandello come simboli di questa isola.

Secondo il Presidente della Regione Sicilia, tutti i sondaggi lo danno vincente, eventualmente, per le prossime elezioni. E poi un attacco volto a scaricare le responsabilità sul Governo nazionale “rimasto sordo”, puntando il dito contro il Governo Draghi e contro il Movimento 5 Stelle che non hanno “adeguato la nostra rete stradale”.

“Continuerò a fare politica da militante ma non accetto compromessi, la Meloni non mi ha mai proposto un baratto del genere”, sottolinea Musumeci che si riserva ulteriori dichiarazioni successivamente e in altra sede.

Quindi ancora Musumeci non conferma nè smentisce la sua ricandidatura, cercando invece di rivolgersi al centrodestra, agli alleati, cercando compattezza, inviando messaggi subliminali, o forse non troppo, come a dire ‘io ci sono ma’. E infatti, rispondendo a una domanda dei giornalisti dice che “potrà fare un passo indietro se necessario”.

“Secondo me il nome migliore per le prossime elezioni regionali è Nello Musumeci, ma è chiaro che non sono il solo, c’è tanta gente che aspira alla Presidenza. Se la coalizione decide per un altro nome, sarà quello anche per me”, risponde ancora.