«Ministra Azzolina, ha fatto un disastro, ha distrutto docenti e alunni»: intervista alla portavoce dei docenti immobilizzati

Tiziana Sferruggia

«Ministra Azzolina, ha fatto un disastro, ha distrutto docenti e alunni»: intervista alla portavoce dei docenti immobilizzati

Condividi su:

mercoledì 23 Settembre 2020 - 17:57

Egr. Sig. Ministro, mi chiedo se Lei sia consapevole del DISASTRO che ha causato quest’anno con le assegnazioni provvisorie. Non si tratta di un “problema” ereditato dagli anni precedenti. Si tratta di un disastro che ha un unico responsabile: Lei, Onorevole Azzolina. Le cause possono essere due.

1) Uno spietato cinismo nei confronti della classe docente, che tanto si è prodigata per concludere con dignità lo scorso anno scolastico, nonostante il «nessuno sarà bocciato» (cit) udito in TV, che ha quasi distrutto il nostro lavoro.

2) Una totale incompetenza amministrativa.

In entrambi i casi, Ministro, tra un selfie, un’intervista e un “andrà tutto bene”, La invito a chiedere scusa alle MIGLIAIA di docenti che quest’anno, per colpa esclusivamente Sua, non hanno ottenuto la mobilità annuale.

Trovi anche il tempo di chiedere scusa ai loro cari, ai loro assistiti e ai loro figli, se quest’anno non potranno contare su nessuno.

Sul fronte didattica e riapertura delle scuole, c’è poco da commentare, perché ciò che Lei racconta in TV NON CORRISPONDE alla realtà dei fatti, che sintetizzo con una parola: CAOS.

Cordialità

La missiva inviata alla Ministra della Pubblica istruzione, Lucia Azzolina, lascia pochi dubbi sulla disperazione (così l’hanno definita) dei docenti immobilizzati ma anche sulla loro determinazione ad andare avanti, ben decisi a far valere i diritti acquisiti nei lunghi anni di insegnamento fuori sede, anni fatti di sacrifici, impegno e abnegazione. Sono tanti e tutti sul sentiero di guerra questi docenti di ruolo che hanno deciso di lottare ed opporsi a quella che appare a loro come un’incompetenza amministrativa con ripercussioni pesanti sulle loro singole vite. Sono arrabbiati, stanchi, in molti casi depressi e, soprattutto, si sentono “maltrattati” rispetto ai loro colleghi precari. Quest’ultimi infatti, sempre secondo la portavoce del folto Movimento dei Docenti Immobilizzati, la professoressa Seba Marchi, sarebbero stati avvantaggiati rispetto ai titolari di cattedra, per essere poi “usati” come numeri da strombazzare nella propaganda elettorale. La ministra Azzolina non è l’unica destinataria dell’accorato appello: anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, la influencer Chiara Ferragni ( una provocazione) e tanti altri politici siciliani, sono stati messi al corrente di quanto sta accadendo nel mondo della scuola. Nessuna risposta, finora.

Professoressa Marchi, lei insegna Storia e Filosofia, ed è anche la portavoce del Movimento Docenti Immobilizzati. Può dirci esattamente perché avete mandato la lettera alla ministra Azzolina?

Stiamo subendo una grande ingiustizia. Per colpa del tipo di organizzazione voluto dall’Azzolina, quest’anno c’è molta confusione. Noi docenti di ruolo immobilizzati che abbiamo sede di titolarità in un’altra provincia diversa dalla nostra e comunque distante da casa, annualmente, facciamo domanda di mobilità, di trasferimento insomma. Nel momento in cui questa non viene accolta, dopo 20 giorni ne facciamo un’altra che si chiama “assegnazione provvisoria”. Con questa chiediamo di poter lavorare nella propria provincia per un anno.

Viene concessa solitamente?

Sì, di solito sì, ovviamente se ci sono posti disponibili. Quando si fa la distribuzione dei posti, si accantonano i posti dei precari e si predispongono i posti per i docenti di ruolo.

Cosa è cambiato quest’anno?

Tutto è stato diverso e a discapito degli insegnanti di ruolo.

In che senso?

I posti che sono stati riservati a noi, posti di organico, di fatto, e che si sono liberati entro il 31 Agosto, per questo ostruzionismo non sono stati assegnati in assegnazione provvisoria entro i termini di legge.

In pratica, voi insegnati di ruolo perché vi sentite “vittime di uno spietato cinismo” così come scritto nella lettera alla ministra Azzolina?

C’è una forte, illegittima ed arbitraria volontà politica all’interno del Ministero per non attribuire i posti disponibili vicino casa ai docenti di ruolo e di favorire i precari.

Perché, secondo lei, professoressa?

Me l’ha confermato una senatrice di cui non posso fare il nome. Tutto questo è per ampliare il consenso politico facendo lavorare più precari possibili. Questa è propaganda politica.

Questo è accaduto ovunque?

No, durante le nostre proteste ci siamo accorti che in altre regioni italiane, i Provveditorati hanno agito diversamente. In Veneto, fin dai primi di Settembre, c’è stato il cosiddetto “scorrimento” nelle graduatorie e i posti assegnati ai docenti di ruolo non sono stati dati ai precari. Anche a Lodi, a Pavia, a Lodi, a Caserta, a Macerata e a Cosenza è andata così, tranne che in Sicilia. Noi ci chiediamo perché il dr. Stefano Suraniti, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha stabilito qualcosa che per noi risulta essere illegittima che ci pone, tra l’altro, in una condizione di sofferenza psicologica.

Ci vuol raccontare la sua esperienza, in modo particolare?

Sono di Siracusa e ho lavorato anni a Somma Vesuviana portando con me i figli piccoli. Per me non c’era una cattedra libera vicino casa. Poi ho avuto il trasferimento ad Agrigento a 220 Km da casa e ho viaggiato in treno come pendolare, con l’abbonamento. Per me, quest’anno, il posto c’era per via dello scorrimento nella graduatoria di cui ho parlato, eppure sono rimasta dov’ero. Ci tengo a precisare che io non ho niente contro i precari. Lo sono stata anch’io, ho fatto la gavetta, so cosa vuol dire partire con le cosiddette valigie di cartone e 2 bambini nelle mani, per intenderci.

Qualcuno vi ha risposto finora?

No, assolutamente. Suraniti, Musumeci, Azzolina, assessori regionali e tanti altri politici, tutti muti. Eppure li bombardiamo di mail e pec.

Cosa avete intenzione di fare?

Faremo un esposto alla Procura. Suraniti deve spiegarci sulla base di quale norma sta basando il proprio operato. Procederemo a fare ricorso inoltre presso il giudice del lavoro. Non escludiamo una manifestazione di protesta a Roma. Pensiamo anche di cancellarci dai sindacati che non hanno difeso i nostri diritti.

Il vostro malessere si ripercuote sugli alunni?

Sì, è ovvio. Non siamo sereni per svolgere il nostro lavoro, per preparare le lezioni come ci piacerebbe. Nella lettera inviata a Musumeci, c’è anche il riferimento ai genitori anziani. Come posso proteggere questi genitori dal Covid? Come posso proteggere i miei figli, se devo prendere un treno che mi porta ad Agrigento, fare un viaggio di 3 ore e 45 minuti per andare e 3 ore e 45 per tornare, lo stesso giorno, a Siracusa? Non ci sono treni veloci, è come se cambiassi regione. Tutto è lento, e mi alzo alle 3 e mezza del mattino per essere a scuola alle 8. La questione meridionale continua, credetemi

Tiziana Sferruggia

N.B. questa, a seguire, è la lettera inviata anche al presidente della Regione Siciliana

Egregio Presidente Nello Musumeci,

sono una docente siciliana.

Rivolgo a lei un grido disperato di aiuto, a nome di tutti gli insegnanti di ruolo immobilizzati;

Quest’anno, come ogni anno, abbiamo presentato domanda di assegnazione provvisoria e nonostante ci siano molti posti a noi destinati,

che si sono liberati entro il 31 agosto con le pubblicazioni dei vari uffici scolastici provinciali,

e che dovevano semplicemente essere assegnati per scorrimento,

c’è stata una tanto forte quanta illegittima e arbitraria VOLONTÀ POLITICA

di non autorizzare tali scorrimenti.

Ogni anno ci sono state addirittura delle proroghe e tutti gli ambiti territoriali della Nazione lavoravano secondo gli stessi criteri,

mentre quest’anno in alcune province c’è stato lo scorrimento ed in altre no.

Io da cittadina siciliana, da docente, da madre, da moglie e da figlia mi rivolgo a lei chiedendo :

E’ mai possibile accettare una tale disparità di trattamento tra i diversi Ambiti Territoriali?

È mai possibile subire ingiustamente una VOLONTÀ POLITICA che danneggia gli interessi e la vita di intere famiglie?

È mai possibile chiedere a noi docenti di viaggiare tra una regione all’altra e tra una provincia all’altra con una gravissima pandemia in corso?

I POSTI CI SONO E SONO I NOSTRI!

Ci aiuti a far valere i nostri diritti, quelli dei suoi conterranei, quelli dei nostri figli e dei nostri genitori anziani. Fino a quando per noi non ci sono state cattedre disponibili,

tra un pianto ed un forte abbraccio, siamo partiti, in silenzio, con la dignità di chi va a guadagnarsi il “pezzo di pane” con le nostre valigie di “cartone”,

orgogliosi di portare la nostra sicilianità oltre i nostri splendidi confini…

MA QUEST’ANNO, ripeto, I POSTI LIBERI CI SONO e non possiamo tollerare questa ingiustizia!

Confido in una sua risposta ed in una sua azione in difesa della legge e della giustizia.

Cordiali saluti

Seba Marchi

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta