Si è spento a Marsala, all’età di 71 anni, il sindacalista Giovan Battista Aiuto. Lunga la sua militanza in ambito sindacale, iniziata nella ACLI di Torino, città nella quale era emigrato per un breve periodo con tutta la famiglia, orgogliosamente di origine contadina. Poi il ritorno a Marsala, l’avvicinamento col Partito Repubblcano e la Uil di Raffaele Vanni, che poi diventò un suo grande amico. Ma è con l’esplosione del sindacato laico per eccellenza ad opera di Giorgio Benvenuto che la sua carriera ebbe un balzo in avanti, fino a passare, dalla camera sindacale di Marsala, alla segreteria generale della Uil di Trapani, nel solco di vecchi leoni del sindacalismo trapanese repubblicano: Nené Schifano, Vincenzo Giacalone, Salvatore Fanzone, per citarni alcuni. Dopo qualche anno, l’ulteriore salto con l’elezione (1989) alla Direzione Nazionale della Uil e, dieci anni dopo, l’incarico quale Presidente Nazionale della Uimec-Uil, categoria di braccianti e mezzadri. Proprio in forza di quella consolidata leadership nazionale, l’anno seguente divenne anche Presidente Nazionale della Copagri, terza o quarta sigla nazionale di braccianti e coltivatori diretti (dopo Coldiretti e Confagricoltura) e membro per molti anni del Cnel, sotto la presidenza di Pietro Larizza e Antonio Marzano. Alla fine degli anni ’90 la decisione di abbandonare i ruoli di vertice per stare più vicino alla moglie e tornare a godersi maggiormente la sua amata Sicilia. Solo negli ultimi anni aveva ripreso un minimo impegno sindacale a fianco di amici marsalesi di vecchia data. Lascia la moglie, Antonia, e il figlio Ninny. I funerali si terranno oggi alle 16.30 nella Chiesa dei Salesiani a Marsala.