Il futuro del Tribunale di Marsala, con il trasferimento alla nuova struttura di via del Fante era stato, la scorsa settimana, tra i temi toccati dal nuovo presidente Alessandra Camassa, nel suo discorso di insediamento. Raccogliendo un input del sindaco Alberto Di Girolamo, la neopresidente aveva infatti dato ampi segnali di disponibilità a impegnarsi per contribuire al completamento dell’iter che dovrebbe portare gli operatori giudiziari del circondario a usufruire del nuovo Palazzo di Giustizia.
Il trasferimento del Tribunale è stato adesso al centro di un colloquio, tenutosi al Comune di Marsala tra il sindaco, Alessandra Camassa e il procuratore capo Vincenzo Pantaleo.
“Ai vertici giudiziari della nostra Città abbiamo confermato che questa Amministrazione comunale ha tutta la volontà di fare in modo che Tribunale e Procura si trasferiscano, nel più breve tempo possibile, dall’attuale sede di piazza Borsellino nel nuovo Palazzo di Giustizia. Lavorando assieme – sono certo – supereremo le problematiche legate all’apertura del nuovo Tribunale”, ha dichiarato Alberto Di Girolamo in coda alla riunione tenutasi nella sua stanza, alla presenza anche di dirigenti e funzionari di Comune e Uffici Giudiziari.
“Abbiamo voluto, assieme al Procuratore della Repubblica, incontrare il Sindaco Di Girolamo per meglio delineare l’iter necessario e utile affinché ci si possa trasferire nella nuova struttura giudiziaria – sottolinea il nuovo Presidente del Tribunale, Alessandra Camassa -. Da un sopralluogo effettuato ci siamo accorti che occorre effettuare dei lavori murari e, soprattutto, che bisogna dotare la struttura di un idoneo e funzionale impianto di sicurezza. Queste, le opere indispensabili per potere traslocare Tribunale e Procura nel nuovo Palazzo di Giustizia”.
In piena sintonia con il Presidente del Tribunale anche il Procuratore della Repubblica Vincenzo Pantaleo: “Occorre che al più presto si trasferiscano gli uffici giudiziari nel nuovo Palazzo di Giustizia. Abbiamo avuto modo di vedere la struttura e anche di esaminare le relazioni. Già da domani verranno effettuate delle nuove riunioni per cercare di individuare come eliminare le discrasie che si frappongono all’utilizzo dei nuovi locali sede degli organi giudicante e inquirente”.
