I Carabinieri della Stazione di Marsala, diretti da Andrea D’Incerto, hanno tratto in arresto in flagranza per il reato di rapina impropria NIZZA Vincenzo, 24enne marsalese pregiudicato, con alle spalle precedenti specifici per reati contro il patrimonio. Nel dettaglio, presso la Centrale Operativa della Compagnia, giungeva una richiesta d’intervento per un furto appena consumato all’interno di un’abitazione. Una volta arrivati sul posto, i militari dell’Arma accertavano che la persona che aveva chiamato il 112 era la stessa madre del malvivente: mentre rientrava a casa insieme al marito, infatti,  sorprendeva il proprio figlio che, dopo essersi introdotto da una finestra all’interno dell’appartamento, stava portando via diversi oggetti dall’abitazione, cosa che aveva tra l’altro già fatto in passato: lo scorso anno, infatti, gli stessi genitori lo avevano denunciato per maltrattamenti in famiglia ed, all’esito delle attività esperite dai militari della Stazione di Marsala, era stato emesso a suo carico dal G.I.P. del tribunale lilybetano un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. A questo punto, la donna provava a fermare il figlio, ma questi dopo averla spintonata violentemente nonché minacciata di non denunciare quanto avvenuto, riusciva ad allontanarsi con un sacchetto in plastica contenente tutta la refurtiva. I Carabinieri di Marsala, una volta ricostruita la dinamica del fatto, ed avendo una chiara indicazione dell’autore del reato, si ponevano subito sulle sue tracce rintracciandolo immediatamente dopo in un bar vicino l’abitazione dei genitori e poco distante una rivendita di oggetti usati, a cui avrebbe potuto cedere quanto asportato. I militari, pertanto, dopo averlo individuato riuscivano a bloccarlo e lo conducevano in caserma, ove nel frattempo già si trovavano i genitori per sporgere la denuncia di quanto accaduto ed a cui contestualmente è stata restituita tutta la refurtiva. In base alle risultanze investigative, quindi, Nizza Vincenzo è stato arrestato per rapina impropria e trattenuto presso le camere di sicurezza di Villa Araba, in attesa dell’udienza con rito direttissimo presso il Tribunale di Marsala, all’esito della quale l’arresto è stato convalidato ed al malvivente è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari presso una comunità di recupero di Marsala.