Gloria Genna: “Nelle foto del Comune sulla ciclabile c’è la mia bici rubata”

redazione

Gloria Genna: “Nelle foto del Comune sulla ciclabile c’è la mia bici rubata”

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lunedì 22 Gennaio 2024 - 16:08

Riconosce la sua bici rubata in una foto del Comune sulla pista ciclabile. E’ accaduto all’artista e delegata OIPA Marsala, Gloria Genna che racconta sulla sua pagina Facebook, quanto le è accaduto

“Ebbene si, la foto dell’articolo sulla pista ciclabile ritrae il ladro e la mia bici! La bici è stata rubata da due ragazzi arabi presunti minori e residenti nella comunità di contrada Casabianca. Loro stessi hanno ammesso il furto beffeggiandosi di noi, prendendoci in giro, dicendo di averla venduta quando invece io stessa e i miei amici li abbiamo visti e intercettati, anche il giorno dopo, con la bici appresso. In questo episodio avvenuto sotto i portici del palazzo VII Aprile c’è del comico: il mio compagno, riconoscendo la bici, avvisa i vigili urbani (due neoassunti) della presenza del ladro col bottino”.

Ma pare che i due Vigili non siano intervenuti tempestivamente e i due ladri sono fuggiti. “Abbiamo tentato due volte di farci restituire la bicicletta raggiungendo la comunità – scrive sempre la Genna – senza violenza… il risultato è stato che sono state chiamate le forze dell’ordine per fare allontanare noi dalla comunità. Per far perquisire la comunità è necessario un mandato. Per me è assurdo che lo stato deve chiedere permesso a se stesso, considerato che i minori ivi residenti sono protetti dallo Stato”.

Naturalmente l’artista chiarisce subito che non si parla di razzismo verso gli stranieri ma rabbia e richiesta di tutela nei confronti di chi delinque quotidianamente. Peraltro in alcune vie del centro, come Porta Mazara – in cui spesso si verificano risse tra stranieri e locali – e i portici di Palazzo VII Aprile c’è un’alta concentrazione di giovani che spesso bivaccano non rispettando la legge.

“Il porticato è al buio – continua Gloria Genna – ho segnalato il problema all’Amministrazione comunale ma ad oggi è sempre al buio“. Il giovane ladro ha i capelli ricci, è sportivo, ha una cicatrice in volto. La bici è stata privata degli adesivi e del portapacchi, segno evidente è il gancio di giunzione nel mezzo del corpo centrale che è metallico non verniciato… ha un tappo blu su un ammortizzare anteriore, ha il sellino danneggiato con un taglio, il cambio arrugginito con le viti molto esposte, un campanello manuale poco tipico lucido nero, display centrale e non ha la chiave inserita sotto il corpo centrale, si inserisce capovolta e questo è il maggior segno di allarme che la rende automaticamente una bici manuale non essendo possibile manomettere il corpo batteria in questo modello specifico che la contiene nella carena centrale e non esterna. Si tratta di una Engwe Ep 2 Pro, il contachilometri segna più di 4000 km ma il display sarà spento.

Nel caso in cui si ritrovi o si avvisti la bici, chiamare o scrivere su whatsapp al numero: 380 36 72 699. “Rivoglio la mia bici e quello che fino ad adesso ho provato è stato un senso di ingiustizia, una mancanza di tutela per il cittadino a favore di una protezione che chi delinque non merita”.

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