Nella zona dei lidi di Marsala la voragine fa sempre più paura

redazione

Nella zona dei lidi di Marsala la voragine fa sempre più paura

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giovedì 28 Dicembre 2023 - 08:19

La situazione dell’erosione costiera sulla SP84 nella strada che porta ai lidi di Marsala, è sempre più compromessa. Ormai i divieti non consentono una percorrenza sul luogo, ma la voragine è sempre più vasta e fa veramente paura.

Non solo ma il banco di alghe che finiscono in strada avrebbe dovuto essere contrastato proprio con i lavori alla strada dello scorso anno eseguiti dal Libero Consorzio di Trapani che evidentemente hanno tralasciato l’intervento di erosione costiera occupandosi solo del rifacimento del manto stradale e del guard rail.

Ricordiamo bene quando gli interventi dovevano essere eseguiti per evitare proprio l’invasione di posidonia che, a chiarire, non è un’alga ma propriamente una pianta marina protetta che protegge peraltro le nostre coste dall’erosione costiera. Ma proprio per questo dovrebbe essere ben curata e indirizzata. Allora ci si chiede se quei lavori sono stati fatti a regola d’arte visto che la posidonia è a banchi sulla carreggiata e considerato che la strada è sprofondata.

Adesso c’è un contributo straordinario di 180 mila euro che il Governo Schifani ha stanziato – grazie ad un emendamento presentato dai deputati Stefano Pellegrino e Nicola Catania – ma i nuovi interventi, adeguati, quando avranno inizio? Quando la strada sprofonderà ancora?

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Un commento

  1. Nessuno ricorda che proprio in quel punto c’era una larga spiaggia con un fortino della seconda guerra mondiale che oggi si trova annegato nel mare. Dobbiamo ringraziare chi ha realizzato i frangiflutti che hanno permesso di salvaguardare la spiaggia che non c’era (se ben ricordo scaricandovi i materiali del dragaggio del porto di Trapani) che hanno poi cancellato più a sud la spiaggia marsalese dei lidi Mediterraneo e, in parte, del Signorino. Quanta sapienza in quest’operazione fallimentare… Proseguita con l’erosione continua da parte del mare della strada costruita sul suo bordo, peraltro ostruendo la foce del Sossio con gli allagamenti episodici dell’area circostante. Il mare si riprende quello che gli togli. E se si dà il compito di progettare le opere che si sono rivelate fallimentari a non competenti, allora non possiamo che immaginare altri disastri che ciclicamente ci condurranno a spendere inutilmente i soldi della collettività. Come quelli che saranno spesi adesso e i cui esiti errati li vedremo tra non molti anni. Dobbiamo purtroppo solo aspettare.

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