Salgono a 35 le zone rosse comunali in Sicilia

redazione

Salgono a 35 le zone rosse comunali in Sicilia

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domenica 04 Aprile 2021 - 11:07

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha istituito quattro nuove “zone rosse” in Sicilia. Si tratta di Mojo Alcantara, in provincia di Messina, Buscemi, Rosolini e Solarino, in provincia di Siracusa. L’ordinanza entrerà in vigore oggi e sarà valida fino al 14 aprile compreso.
Il provvedimento, che prevede anche la  chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci delle città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni, certificato dall’Asp. Nei casi in questione si è superato il rapporto che prevede 250 contagi ogni 100 mila abitanti in una settimana, che segna la presenza di focolai da isolare per evitare ulteriori incrementi nei contagi da Coronavirus.

Sale dunque a 35 il numero delle città siciliane per i quali è attualmente in vigore la zona rossa comunale. Mojo Alcantara, Buscemi, Rosolini e Solarino si aggiungono a Ribera, Comitini, Racalmuto, Siculiana, Palma di Montechiaro, Santa Maria di Licodia, Caltanissetta, Serradifalco, Trabia, Caltavuturo, San Mauro Castelverde, Acate, Scicli, Centuripe, Regalbuto, Porto Empedocle, Santa Margherita di Belice, Lampedusa e Linosa, Ventimiglia di Sicilia, Borgetto, Ciminna, Mezzojuso, Partinico, Biancavilla, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Priolo Gargallo, Mazzarino, Montallegro, Sommatino e Pietraperzia
La zona rossa comunale prevede restrizioni più forti rispetto alla zona rossa nazionale istituita per il week end pasquale e in vigore in tutta la Sicilia. Nei Comuni dichiarati “zona rossa” con ordinanza del presidente della Regione, è vietato anche per la visita a parenti e/o amici nelle giornate di Pasqua e Pasquetta. Di seguito l’elenco completo delle restrizioni previste:

Divieti nei Comuni dichiarati “zone rosse”

1) Divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza; è vietato, in ingresso ed in uscita, il transito per raggiungere le seconde case (abitazioni non principali).

2) È consentito il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali, raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti. Rimane consentito il transito, in entrata ed in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali e le attività imprenditoriali non differibili connesse al ciclo biologico di piante.

3) Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, nel territorio comunale ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto.

4) Sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

5) Sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche se esercitate nelle medie e grandi strutture di vendita (compresi i centri commerciali).

6) Chiusura dei centri commerciali o outlet.

7) Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro.

8) Rimane, inoltre, sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e riscaldamento.

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