Cancelleri: «Marsala è piena di “monnezza”, ripuliamo la città. Questa è la mission di Aldo Rodriquez»

Tiziana Sferruggia

Cancelleri: «Marsala è piena di “monnezza”, ripuliamo la città. Questa è la mission di Aldo Rodriquez»

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mercoledì 26 Agosto 2020 - 11:21

“Dobbiamo partire dall’ABC: se non togliamo la monnezza dalle strade di quale turismo dobbiamo parlare? In questa competizione elettorale, dietro qualche volto nuovo si nascondono i veri responsabili di questo sfacelo, quelli che questa monnezza per strada, l’hanno permessa per anni e ci hanno mangiato sopra con gli appalti che hanno stipulato. Dobbiamo cominciare a ripulirla tutti insieme questa città”.

Altro che grandi opere pubbliche, altro che infrastrutture e mega opere che fagocitano miliardi di euro. Quello che serve, per lo sviluppo economico della nostra terra, sono le cose normali, come, ad esempio, le strade e le spiagge pulite e servizi urbani funzionanti, tutte cose che, se ci sono, rappresentano un forte richiamo turistico. E se a questa “normalità,” aggiungiamo le sacrosante le vie di comunicazione finalmente degne di questo nome e non improbabili trazzere polverose a cui siamo abituati, il gioco è fatto. O meglio, sarebbe fatto, dato che, come sempre, qui, da noi, è tutto un potenziale, tutto un “in fieri” apparentemente semplice ma di difficile applicazione. Dunque “meglio partire dalle idee semplici perché chi parla o progetta grandi opere non sa come risolvere i problemi semplici, come monnezza e servizi e confonde le idee parlando di cose che non si realizzeranno mai”. Questa la sintesi del discorso pronunciato ieri 25 Agosto dal viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri in visita a Marsala per sostenere la candidatura a sindaco del pentastellato Aldo Rodriquez

Abbronzato e impeccabile nel suo completo blu e camicia bianca, Cancelleri è arrivato con appena mezzora di ritardo. Il caldo umido delle 5 del pomeriggio, nella sede storica di via Trapani, si tagliava a fette. Trentuno gradi di afa e 53 percepiti addosso. La stoica abnegazione dei presenti andava lodata e così è stato: Cancelleri ha immediatamente sottolineato la sua gratitudine per quella “sfida” alla calura senza tregua.

Dal Recovery Fund al Recovery Plan, dalla monnezza al Ponte sullo Stretto, dal tunnel sottomarino al taglio dei parlamentari, dal comarketing a Piera Aiello, ecco cosa ne pensa il nisseno viceministro.

Giancarlo Cancelleri

Aldo Rodriquez concorre alla poltrona di sindaco di Marsala da solo, ovvero nessuna alleanza con il centrosinistra mentre in altre realtà anche siciliane, questo accade. Come mai?

“Inizialmente abbiamo provato ad aver un approccio con altre forze politiche, liste civiche soprattutto, il tutto coordinato dal gruppo di Marsala perché era giusto che avvenisse su base cittadina. Non si è però giunti ad un accordo, cosa che è avvenuta in altri Comuni dove sono state possibili altre alleanze, penso a Termini Imerese. Noi non abbiamo voluto però rinunciare a quello che per noi era il nostro candidato.

Cosa ne pensa dello smarcamento di Piera Aiello che ha detto di Rodriquez “non è il mio candidato”?

Ognuno di noi è libero di dire quello che vuole. Lo stesso vale per Piera Aiello. Per me il candidato sindaco a Marsala è Aldo e non ho dubbi.

Per il referendum sul taglio dei parlamentari, le cui date di voto sono il 20 e il 21 Settembre, voi Cinquestelle siete per il Sì ma il vostro alleato di governo, il PD, vi pone alcune condizioni, come ad esempio il cambiamento di una parte della legge elettorale.

Stiamo lavorando con la maggioranza per fare una legge elettorale nuova che sia più rispettosa della volontà dei cittadini.

Matteo Orfini, già presidente del PD, vi accusa di voler distruggere la democrazia con il vostro Sì.

Orfini di queste uscite ne ha ormai parecchie. Lui dovrebbe capire all’interno di quale governo deve e vuole stare. Il taglio dei parlamentari mi sembra che sia una cosa abbastanza semplice.

La considerate ancora la vostra battaglia?

Io penso che sia la battaglia del popolo italiano. Da circa 1000 parlamentari stiamo dicendo di tagliarne 345 ed arrivare a 650, tutto per avere la possibilità di spendere meno. Ci si lamenta di non avere soldi per le startup e per i giovani e allora perché non votare per la riduzione dei parlamentari? Si risparmierebbero molti soldi.

Questi soldi risparmiati andrebbero ai giovani o alle risorse per le startup o si perderebbero nei mille rivoli dell’organizzazione dello Stato?

Si risparmieranno 300 mila euro al giorno, 100 milioni di euro all’anno, mezzo miliardo di euro ogni 5 anni, tutti soldi da destinare a chi ne ha bisogno.

Se ne parla poco, però, non crede?

Sono convinto che se ne parli poco nei giornali e nelle TV perché c’è l’intento di nascondere questa cosa ma se ne parla le Domeniche a pranzo fra gente normale. Sono convinto che il 20 e il 21 Settembre, la maggior parte degli italiani voteranno Sì.

Condivide la scelta di alcuni sindaci della nostra provincia di non pagare il comarketing che ripianerebbe i debiti non ancora onorati con Ryan Air? Fra questi sindaci ci sono Alfano di Castelvetrano e Vincenzo Campo di Pantelleria entrambi Cinquestelle.

Enzo Alfano
Enzo Alfano

Ryan Air non credo che se ne sia andata per il debito non pagato ma per una cattiva gestione aeroportuale. Su questa storia del comarketing c’è anche un interessamento della magistratura che si sta occupando di questo. Tra l’altro, alcuni amministratori Airgest sono stati rinviati a giudizio.

Salvatore Ombra, nel post pubblicato su FB non le manda certo a dire a chi, non pagando, potrebbe pregiudicare il lavoro di risanamento dell’aeroporto in corso. Cosa ne pensa?

Ho trovato di cattivo gusto il post di Ombra e gliel’ho detto tramite un messaggio su whatsapp. Abbiamo dibattuto molto su questo. Gli ho detto che era stato poco rispettoso dell’istituzione che anche lui rappresenta. Non ho apprezzato quell’affannarsi a dire che “quei due”, Enzo Alfano e Vincenzo Campo, ad esempio, appartengono ai Cinquestelle. Questo non mi stupisce perché ci sono le elezioni a Marsala e lui vuole spingere da un’altra parte. Non voglio accusare nessuno però. Io durante questa campagna elettorale andrò all’aeroporto di Birgi perché voglio andare a vedere da vicino com’è la situazione da vicino.

Salvatore Ombra
Salvatore Ombra

Alfano e Vincenzo Campo perché, secondo lei, non hanno pagato?

Perché c’è un’indagine in corso ed è legittimo che 2 sindaci si chiedano se è giusto pagare. Si saranno detti, ma se c’è un’indagine in corso, perché dobbiamo pagare per un qualcosa che potrebbe essere considerato illecito? Stanno facendo gli approfondimenti del caso e credo che responsabilmente stiano tutelando non solo le loro istituzioni ma anche i concittadini che loro rappresentano. Spererei comunque che si placassero queste polemiche.

La scorsa volta, nell’altra intervista, (leggi qui) le ho chiesto di fare il punto sulla bretella Mazara-Marsala. A distanza di qualche mese, come stanno le cose?

I 134 milioni di euro per la costruzione della bretella che collegherà Mazara con Marsala sono ormai al punto definitivo. Manca solo per mandare in gara e cominciare a lavorare. Ma questo non basta. Serve anche il proseguimento della bretella che deve collegare Marsala con l’aeroporto di Birgi, progetto già all’attenzione del Ministero e di cui è già al vaglio la fattibilità. Le risorse devono però essere reperite. Il governo sta pure finanziando la chiusura dell’anello autostradale che da Castelvetrano deve arrivare fino a Gela.

Non solo strade ma anche ferrovie. Raggiungere un luogo usando il treno, in Sicilia, equivale ad un viaggio quasi mistico, non crede?

L’anno scorso ho fatto un giro della Sicilia in treno per rendermi conto della realtà. Sono gli stessi treni di quando avevo 6 anni e mio padre da Caltanissetta mi portava a Palermo per non parlare delle littorine a gasolio che sono una cosa vergognosa e allora io mi chiedo, ma su questi treni, oltre ai pendolari, devono salire pure i turisti? Questa è una cosa che non funziona. Dobbiamo partire dall’ABC, dalle cose normali.

Ci faccia un esempio di cose “normali”.

Dobbiamo partire dall’ABC: se non togliamo la monnezza dalle strade di quale turismo dobbiamo parlare? In questa competizione elettorale, dietro qualche volto nuovo si nascondono i veri responsabili di questo sfacelo, quelli che questa monnezza per strada, l’hanno permessa per anni e ci hanno mangiato sopra con gli appalti che hanno stipulato. Dobbiamo cominciare a ripulirla tutti insieme questa città.

Cosa c’è nel programma di Aldo Rodriquez?

Il programma verrà presentato ufficialmente i primi di Settembre ma posso dire che, per esempio, noi pensiamo che l’amministrazione debba essere il principale alleato di chi ha un’attività e vuol svilupparla creando nuovi posti di lavoro e non diventare il suo nemico pubblico, il numero uno per intenderci. Chi ha un’attività, trova sempre ostacoli, nessun aiuto e bisogna partire da strade, spiagge e lungomari puliti. Solo così i turisti arrivano, c’è bisogno di cose semplici ma che sono importantissime.

Previsioni nazionali?

Ad Ottobre arriverà una nuova crisi economica. L’Europa ha messo in campo il “Recovery Fond” un grande piano di recupero per la ricchezza degli Stati. All’Italia, grazie all’intelligenza politica di Conte, sono spettati 209 miliardi di euro. Li dobbiamo spendere e dobbiamo farlo in maniera seria e per questo ci vuole il Recovery Plan, ovvero il piano per attuare questo recupero. La nostra idea è di metterci tanto Sud. E’ un treno che passa soltanto una volta ed io sogno l’alta velocità da Salerno a Palermo e le dico che non è uno slogan.

Anche i treni ad alta velocità però si fermerebbero a Reggio Calabria o a Messina.

Sì, ed è a questo punto che entra nel discorso il Ponte sullo Stretto, lo so.

Appunto, ma questo Ponte si fa o no?

Un team di esperti, gratuitamente, per il Ministero, ha fatto alcuni studi sulla fattibilità del Ponte. Ebbene, sono arrivati alla conclusione che il Ponte, in campata unica, da 3.3 Km, non esiste in nessuna parte del mondo. Il più lungo è in Giappone ed è 1.9 Km. Qui ci passano solo le automobili e non i treni e sa perché?

Perché?

C’è una risonanza al vento molto forte. Su quel ponte giapponese, nelle giornate in cui il vento è forte, l’auto che ci precede, alcune volte la vediamo, altre volte, no. C’è molta oscillazione. E i treni non possono passarci, dunque anche da noi sarebbe così.

Il team a quali altre conclusioni è arrivato?

L’attraversamento stabile sullo Stretto è garantito dal tunnel sottomarino anche in una zona sismica come quella. Ecco perché Giuseppe Conte, in un’intervista, quando ha parlato di tunnel, non ha sparato una boutade ma perché ha studiato quella proposta e pensa sia una strada percorribile. Il problema semmai non è tunnel sì o tunnel no, il problema è che se colleghi un deserto infrastrutturale ad un altro, si continuerà a passare da trazzere ad altre trazzere. Nel Recovey Fond i 5 miliardi che servono per il ponte o il tunnel non servono a nulla. Dobbiamo mettercene 50 per cominciare a parlare di alta velocità e cominciare a costruire le ferrovie, quelle vere.

Speranze per il nostro Paese?

Penso ad un’Italia che sia al centro del mediterraneo non solo come posizione geografica ma come Nazione capace di esportare il suo modello di vita in Africa, capace di vendere ai Paesi che stanno sistemando la loro politica interna, il cibo, la moda, lo stile italiano. L’Africa presto diventerà un mercato da invadere pacificamente con le nostre merci e fare partnership anche con alcuni Paesi.

Tiziana Sferruggia

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