Parla un pilota Alitalia: “L’aeroporto di Birgi non serve. Vi spiego perchè ce ne siamo andati”

Tiziana Sferruggia

Parla un pilota Alitalia: “L’aeroporto di Birgi non serve. Vi spiego perchè ce ne siamo andati”

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venerdì 12 Giugno 2020 - 08:33

Una voce fuori dal coro. Questa è la definizione più adatta a descrivere l’esclusiva intervista ad un pilota Alitalia, che preferisce rimanere anonimo. Marco, questo è il nome di fantasia che useremo per comodità, è uno che dentro la cosiddetta compagnia di bandiera ci vive e ci lavora da anni e dice di conoscere alcuni dei retroscena non svelati sulle pagine dei giornali. Mentre ancora non si non si placano le polemiche sull’abbandono di Birgi da parte della compagnia aerea Alitalia, stigmatizzata come una scelta irresponsabile che arrecherà ulteriore danno alla già compromessa economia territoriale, ecco levarsi una voce controcorrente che, secondo il suo punto di vista, spiega perché Alitalia ha scelto di abbandonare l’aeroporto “Vincenzo Florio”. Marco lancia stilettate a Salvatore Ombra e alla cattiva amministrazione di un aeroporto che, secondo lui, “così come è non serve a nessuno”.

Alitalia ha ricevuto e riceve aiuti dallo Stato ed è considerata la compagnia di bandiera. Forse proprio per questo non ci si aspettava un simile voltafaccia, tra l’altro dopo essersi aggiudicata delle tratte nel secondo bando, senza addivenire, più volte invitata, alla stipula del contratto. Che ne pensa?

Consideri che gli aiuti di Stato li ha ricevuti anche la Ryanair tanto quanto se non anche di più. Anche se sotto mentite spoglie, penso al comarketing, sempre di finanziamenti si tratta. Anzi è una maniera per mascherare gli aiuti ma sempre di quello si tratta.

Lei mi sta dicendo che le low cost sono paragonabili ad Alitalia come aiuti ricevuti?

Le low cost non sono tali perché ti fanno pagare poco il biglietto. Sono tali perché qualcun altro lo sta pagando per te, penso allo Stato, alla provincia, alla regione. Il biglietto deve invece pagarlo chi vola senza sconti “falsi”.

Se però arrivano i turisti che hanno approfittato del basso prezzo del biglietto, è un beneficio per l’economia del nostro territorio, non crede, Marco?

Ma quale beneficio? Sono stati dati 35 milioni di euro alla Ryanair e l’aeroporto è sotto di 15 milioni. Se avessero spalmato questi soldi sul territorio per migliorare le strade, pulire le spiagge e le città, aprire i Musei ed organizzato eventi e spettacoli, saremmo oggi tutti più ricchi.

E che mi dice dei B&B nati in tutti la provincia e dei ristorantini? Non sono posti di lavoro creati da un’economia in ripresa?

I B&B hanno fatto 2 soldi così come albergatori e ristoratori e il grosso dei soldoni se li è intascati qualcun altro.

Chi?

Chi ha fatto affari speculando con l’aeroporto.

Non vuol dirmelo?

Basta leggere le carte, le dichiarazioni fatte nel passato.

C’è speranza che Alitalia torni a Birgi, secondo lei? Sa che è stato organizzato un sit in di protesta per il prossimo 17 giugno da Salvatore Ombra?

Il discorso è complicato. Salvatore Ombra non ha mai nascosto la sua antipatia per Alitalia e la sua simpatia per le low cost, ma per un motivo ben preciso.

Ovvero?

Alitalia a Birgi ha rispettato le regole. Pagava le “toccate”, pagava l’handling, pagava lo scalo ma Ombra ha pensato bene di chiamare Ryanair e pagarla con i soldi che gli girava Alitalia pensando che così tutta l’operazione gli costava niente o quasi.

E questo non è fare bene, secondo lei?

No. Alitalia ha scoperto che Ombra nonostante tutto continuava a parlar male della compagnia aerea ed è stato allora che ha pensato di tirare i remi in barca. Alitalia ha pensato: Visto che ne parli bene, che la paghi con i nostri soldi e la paghi pure con altri soldi che ti arrivano dal comarketing, tieni Ryanair. E così Alitalia ha deciso di andarsene, ma non lascia passeggeri a terra. Li fa partire da Palermo, ecco.

Si tratterebbe dunque di una sorta di ritorsione da parte di Alitalia contro Salvatore Ombra?

No, non solo. Del resto, anche Ryanair si è smarcata da Birgi e l’ha fatto perché [i Comuni, ndr] non le avevano pagato tutto quanto le spettava e ha preferito volare altrove. L’ha fatto dunque per una questione di interesse commerciale.

Si spieghi meglio.

Se tu come amministratore dell’aeroporto dirotti i passeggeri Alitalia su una compagnia lowcost, mi spiegate perché Alitalia dovrebbe continuare a pagare lo scalo inutilmente? La concorrenza con i prezzi praticati da Ryanair non è sostenibile. Alitalia ci rimetteva molti soldi ed ha preferito non venire più, andarsene insomma.

Ma chi comprerebbe un biglietto più caro se può averlo a minor prezzo?

Certo, ovvio, ma bisogna ricordare che è più conveniente perché è stato pagato a monte con soldi di tutti. Io dico che se uno ad esempio non prende nessun aereo, non deve pagare per chi invece viaggia. I soldi pubblici non possono essere spesi così.

Faccio l’avvocato del diavolo. Se c’è un incremento di presenze turistiche spalmate sul territorio e se l’economia gira, non ne beneficiamo tutti? Non è questo anche un modo per spendere i soldi pubblici?

Non è così che si sviluppa un territorio. Il turismo non si fa con Ryanair o con Alitalia o con i B&B o con gli alberghi.

E con cosa si fa invece, secondo lei?

Questi sono di supporto al turismo. Se non si sa valorizzare ciò che di valore c’è già sul territorio e penso alle bellezze paesaggistiche ed artistiche e se non si organizzano eventi, mi spiega che deve venire a fare un turista nella vostra provincia? Sono sicuro che se c’è da vedere e da divertirsi, un turista viene anche in ginocchio pur di stare in un posto non importa se atterra a Palermo o a Birgi. Non è la convenienza del biglietto o la vicinanza con l’aeroporto a farlo venire e restare lì da voi.

Ma l’aeroporto di Birgi allora non ha senso, secondo lei?

Birgi è un aeroporto morto e non funzionerà mai.

Perché?

Perché il turista non ha motivo di venire a visitare spiagge e strade sporche e città senza tanti eventi. L’aeroporto è servito solo a tirar su voti. E sono voti pagati di tasca nostra. Se vuoi sviluppare il turismo non devi solo portare qua il turista, non basta. Devi creare le condizioni perché resti a visitare per giorni i luoghi, intrattenendolo con spettacoli, mostre e concerti. Infatti il turista medio, viene qui, vede ad esempio lo Stagnone, Segesta o il Satiro Danzante e poi riparte. Fa un “turismo di giornata”, ecco.

Quali sono gli sbagli fatti secondo lei, Marco?

Buttare i soldi sull’aeroporto senza aggiustare le strade, senza manutenzione del verde, senza creare i servizi, non servirà a dare sviluppo di un territorio. Se invece si creano le condizioni arrivano vagonate di turisti. Finora sono stati sperperati soldi dello Stato senza ottenere nulla. Pensare che il turista venga qui solo per andare al bar o al ristorante, è assurdo.

Dunque anche se arrivano a Birgi, scappano per andare altrove o comunque non si fermano.

Molte volte ho visto turisti scendere a Birgi perché avevano usufruito di un biglietto a buon mercato e poi salire su un autobus diretti a Palermo.

In un’intervista rilasciatami da Leoluca Orlando, si è fatto riferimento all’utilità dell’aeroporto di Birgi perché l’aeroporto “Falcone Borsellino” avrà sempre più bisogno di manutenzione e di una nuova pista per potere contenere tutto il traffico aereo in continua espansione. Addirittura si ipotizzava un unico terminal per gestire arrivi e partenze indifferentemente dai 2 aeroporti.

Che io sappia Punta Raisi non vuol usare Birgi come un altro aeroporto ma come una sorta di “bagno di servizio”. Se dovessero avere bisogno, useranno per “scaricare” lì alcuni voli e basta.

Dunque Birgi sarebbe una sorta di aeroporto di riserva?

Sì. Ma sa quanti aeroporti abbiamo in Italia? Sono una cinquantina e tenere aperto questo sistema ha un costo. E non può essere sempre tutto a carico dello Stato. Il problema è che tutti gli italiani vogliono l’aeroporto sotto casa. E moltissimi aeroporti serviti dalle low cost sono messi malissimo. Continuano a prendere sovvenzioni dalla Comunità europea ma questo sistema quanto può continuare ancora?

Ricapitolando, secondo lei non c’è nessun complotto per affossare l’aeroporto “Vincenzo Florio” così come letto e detto da più parti?

Non credo che ci sia un complotto. La verità è che c’è falsa informazione. Alitalia ha ufficializzato la motivazione ed è quella che ho ribadito più volte: non può continuare a stare a Birgi se ha pochi passeggeri e se le low cost continuano a sottrarglieli.

Secondo lei è giusto che si è sempre tentato in questi anni di salvare sempre e comunque Alitalia? Capisco che lei ci lavora e non può che essere d’accordo con questa scelta….

Alitalia è un asset fondamentale. Un Paese non può affidarsi a compagnie straniere per andare avanti e avere garantiti i voli. Se un giorno questi decidono di sbaraccare, il Paese, il sistema Italia, crolla. In questo modo chiudono gli aeroporti in quanto ricattati da compagnie estere.

Dunque per non evitare di farci ricattare, paghiamo con euro sonanti Alitalia?

Lei dimentica il fattore occupazione. Possiamo mettere in cassa integrazione i lavoratori Alitalia? Con i pochi soldi presi pensi che andranno in giro a comprare? Si ferma ancora di più l’economia.

In Italia, ad esempio, non va persa anche l’Arcelor Mittal. L’Italia non può permettersi il lusso di non produrre più niente.

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12 commenti

  1. L’anonimo pilota parla di ripicche, di soldi spesi male (oh, quanto male sono stati spesi da decenni i miliardi regalati al “sistemificio” Alitalia da noi contribuenti!), di una gestione territoriale mal fatta. Su tutti questi punti ognuno ha il proprio punto di vista e pace. Ma che un pilota, uno che guida aerei per mestiere e lo fa da decenni, parli dell’aeroporto di Brigi come aeroporto mal tenuto, allora è davvero in mala fede perché forse, evidentemente, il navigato pilota anonimo di Alitalia non sa che Birgi è aeroporto militare gestito insieme agli americani, che da quelle piste partono aerei militari che i normali aerei di linea nemmeno li vedono ed è così sicuro che, non di rado, in caso di forte vento, gli aerei vengono dirottati a Birgi da Palermo e anche da Catania. Il sempre anonimo pilota, poi, che parla di biglietti che dovrebbero essere acquistati solo da chi possa permettersi di pagarli anche a prezzi elevati, dimentica che la Sicilia è un’isola e che per raggiungere città come Roma o Milano i siciliani non hanno altro a disposizione altro mezzo che l’aereo. Così come i cittadini del nord possono usufruire di tariffe ridotte qualora utilizzino costantemente un treno freccia rossa, perché un siciliano non dovrebbe farlo con un aereo della compagnia che ha contribuito mille volte a salvare con i propri soldi? Resto allibita da tanto pressapochismo! Itacanotizie, scegliete con maggior cura i “confidenti anonimi”. Grazie. Una cittadina trapanese.

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  2. Penso che ha ragione da vendere,e che se non dai un motivo per venire organizzando eventi e manifestazioni che vengono a fare nella nostra provincia?

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  3. Sono una siciliana che lavora al nord da anni, ma insomma un po’ di serieta’ si chiede se noi abbiamo scelto Trapani e’ perche’ per noi e’ comodo e Alitalia perche’ e’ la nostra compagnia cosi facendo non verra’ piu’ nessuno in Sicilia mi sto scocciando pure io di questa situazione. Vogliamo I voli su Trapani e Alitalia cosi come li abbiamo pagati!

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  4. Alitalia è la peggiore compagnia italiana. La più cara con servizi pessimi e sicuramente non adeguati. Ovvio che Ombra lavora per avere le low cost. Inoltre Alitalia è una compagnia salvata tante volte con i soldi dei cittadini. Spero sia l’ultima volta che viene salvata. Una società che è sempre in perdita va chiusa.
    Personalmente non me ne frega nulla di Alitalia, infatti non la prendo mai.

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  5. Se pilota come pensa fatemi sapere quando è di turno che, a costo di ricomprare il biglietto, con cretino così non ci salgo.

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  6. ark.castiglione@gmail.com 13 Giugno 2020 10:04

    Questi é un imbecille prezzolato…Modello Alitalia… A questo punto che Alitalia muoia per sempre… Parassita e nemica dei territori.

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  7. Buongiorno
    Chiaramente il pilota tira acqua al suo mulino.. Invece di parlare di Birgi facesse
    Il calcolo di quanto soldi pubblici si è presa alitalia.. Una compagnia di bandiera che non è mai stata in utile e onestamente penso che non lo sarà mai
    Buona giornata

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  8. Buonasera, questo fantomatico pilota, non è un pilota, ma un personaggio, lo definisco così, che non ama questo aeroporto e di conseguenza il territorio perchè ha un potenziale di sviluppo enorme e quindi da fastidio.Un pilota che conta i passeggeri che salgono sul pullman per Palermo fa solo ridere, non è un pilota.Signor fantomatico pilota, come mai i suoi fantomatici colleghi piloti, assistenti di volo etc. arrivati a Trapani, nel recente passato, venivano prelevati in aerostazione con pulmino noleggio con conducente e trasportati a Trapani in hotel a 4 stelle. per essere riportati in aeroporto la mattina successiva a discapito del contribuente. Con le compagnie low cost questi benefici gli equipaggi non c’è l’hanno.La differenza nel prezzo del volo sta anche in questo a beneficio dell’utente. Signor tizio, che si nasconde dietro la parola “PILOTA” ci metta pane in mezzo ai denti.Vista l’ora Le auguro Buona Notte.

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    1. Tutto perfettamente giusto.

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  9. Giuseppe Reina 15 Agosto 2020 14:44

    Anche noi (italiani) non crediamo nell Alitalia da sempre eppure qualcuno l’ha tenuta in vita e ci ha fatto spendere ..mmmiliardi di _€€€.€€€.€€€ e siamo ancora in attesa di vedere l’unica soluzione ragionevolmente economica. …con buona pace del fantomatico pilota …beneficiario di vantaggi..rispetto ai suoi pari o esponente di un ..( interessato mondo politico capace dei disastri in cui ci troviamo)

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  10. Il pilota ha forse i paraocchi. Perché a Stu punto deve spiegare perché Ryanair su qualsiasi tratta è più conveniente, non è solo nell’aeroporto di trapani. Poi la Sicilia occidentale e sopratutto trapani, ha alcune delle spiaggie più belle al mondo, egadi, San Vito, si può investire sul territorio ma la Sicilia è tutta fantastica e meriterebbe molto di più.

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  11. Il pilota ha perfettamente ragione. Sia il turismo, che un economia sostenibile si crea sviluppando e dando valore aggiunto al territorio e alle sue enormi risorse culturali e naturali, potenziando i servizi e le infrastrutture viarie (e naturalmente la pulizia). Il turismo di massa e mordi e fuggi e’ solo una illusione e non da’ uno sviluppo concreto ed a lungo termine ad una regione.

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