Udc all’attacco sul caso Chianetta: “Motivazioni deboli. Qualcosa non quadra”

redazione

Udc all’attacco sul caso Chianetta: “Motivazioni deboli. Qualcosa non quadra”

Condividi su:

venerdì 18 Marzo 2016 - 18:16

Dopo ProgettiAmo Marsala, anche l’Udc interviene in maniera critica sul passaggio del consigliere Ignazio Chianetta dall’opposizione alla maggioranza. “Ci dichiariamo delusi per il perpetuarsi di una delle azioni più stigmatizzate che un rappresentante politico può compiere: il cambio di casacca”, scrivono Flavio Coppola, Giovanni Sinacori ed Eleonora Milazzo.

I tre esponenti dell’Udc definiscono “deboli e non chiarificatrici” le motivazioni con cui Chianetta ha spiegato la propria scelta: “Se si ritiene valida la tesi del “Ritorno a casa” – si legge nella nota – poteva il consigliere Chianetta, valutare prima questo percorso, cioè candidandosi nella lista del Psi e non transitandovi dopo aver ricevuto il consenso a sedere a Palazzo VII Aprile con la lista Oltre i Colori. Ancora più debole, ci pare, se contestualizzata all’attualità, la tesi dell’Abbraccio del Partito dalla Struttura Solida”. Le ultime elezioni regionali, infatti, non hanno visto una partecipazione diretta del PSI nella competizione elettorale e l’attuale gruppo parlamentare all’Ars è composto da quattro deputati di cui due eletti nel collegio regionale (Listino), uno proveniente dal Movimento 5 Stelle ed uno dal Megafono. Inoltre, a proposito della solidità strutturale, non è il caso di dimenticare la fuoriuscita, dal gruppo consiliare e dal partito, dei consiglieri comunali Oreste Alagna e Letizia Arcara. […] Ancora più frustrante è l’affermazione di Ignazio Chianetta quando dice che la sua posizione rimane intatta: non è opposizione e non è maggioranza, in quanto chiarisce che fino ad ora non ha sentito suo il ruolo di opposizione (in nome e per conto della quale siede nelle commissioni consiliari) e, come tutti, è pronto a valutare una progettualità legata al bene della crescita complessiva della città”.

Per Coppola, Milazzo e Sinacori, dunque, nella decisione del consigliere Chianetta “qualcosa non quadra”. “Auguriamo al consigliere Chianetta ed al P.S.I. ogni bene e la capacità di tradurre in azioni concrete i nobili propositi più volti riproposti”, concludono i tre componenti del gruppo consiliare dell’Udc.

Condividi su: