E noi che c’entriamo?

Gaspare De Blasi

Io la penso così

E noi che c’entriamo?

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mercoledì 19 Novembre 2014 - 17:42

Doveva essere la sessione che avrebbe portato all’ approvazione del Bilancio di previsione. Invece il Consiglio comunale che ha terminato i suoi lavori ieri mattina, si è concluso con la mancanza del numero legale. Ci dispiace ripeterci ma il Massimo Consesso Civico, durate tutte le sessioni in cui è convocato, fa mancare sempre il numero legale. Significa, lo diciamo per quelli meno attenti a queste vicende, che su 30 consiglieri più della metà lasciano l’Aula mentre è ancora in corso la seduta. La riunione si scioglie e tutti a casa. Per carità avranno i loro bravi motivi: “Debbo andare a prendere il bambino a scuola, se non mi trova all’uscita piange”. Per carità, corra Consigliere. “Mio marito è un tipo esigente è l’ora di cena, scappo”. Giusto signora scappi pure, la politica non deve guastare l’atmosfera familiare. Poi un po’maleducatamente (ma solo un po’…) ci sono quelli che si alzano, non salutano neppure, e vanno via. Se non fosse che li abbiamo eletti noi e li paghiamo anche, ci sarebbe da divertirsi. Dovrebbero affrontare cose che incidono, e nel caso delle tasse tanto, nella nostra vita quotidiana. Nella seduta di ieri non si è approvato, ma neanche iniziato a trattare, il Bilancio di previsione. L’atto è vincolato da alcuni passaggi “propedeutici”, ebbene neanche di quelli si è discusso. A proposito una persona normale pensa che a novembre del 2014 si affronti la discussione sul Bilancio di previsione per l’anno che verrà: il 2015. No, assolutamente. Sembra incredibile ma il Consiglio comunale deve discutere e votare il Bilancio di previsione per l’anno 2014. Prevedere ciò che è stato già speso. Così, non so se ci capite, sono tutti maghi. Ora dato che conosciamo già le loro risposte, se ci permettete ve ne anticipiamo alcune. “L’atto è stato trasmesso al Consiglio in notevole ritardo”. Oppure: “ La mancanza in Aula dell’Amministrazione, quando questa c’era ancora, impedisce di avere risposte”. Poi una giustificazione tecnica “ L’atto in questione non può essere affrontato perché nella seduta, sono assenti i dirigenti dei vari settori”. Infine l’aspetto più politico: “ La colpa è di quelli della parte avversa, che sanno fare soltanto ostruzionismo”. Tutto vero e già sentito. Ma noi, con i nostri problemi, che c’entriamo?

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