Santa Maria della Grotta: servono sette milioni per il restauro

Vincenzo Figlioli

Santa Maria della Grotta: servono sette milioni per il restauro

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martedì 25 Marzo 2014 - 11:03

Cinquecentosettantacinque visitatori nel giro di quattro ore. Questi i numeri registrati domenica mattina dalla locale 20140323_123858delegazione del Fai, in occasione dell’apertura straordinaria del Complesso monumentale di Santa Maria della Grotta. La maestosa e (purtroppo) decadente bellezza del sito ha incantato i numerosi marsalesi e i turisti che per la prima volta lo hanno potuto ammirare, grazie anche al supporto dei giovani “ciceroni” delle scuole lilibetane, che hanno loro raccontato le varie fasi di una stratificazione che vede convivere, nello stesso luogo, resti punici, catacombe cristiane, affreschi bizantini e strutture barocche. Tutti i visitatori, uscendo dalla Chiesa, si sono ritrovati a commentarne la meraviglia, ma anche a chiedersi cosa si possa fare per restituire definitivamente Santa Maria della Grotta alla fruizione pubblica.

“Per il restauro servono più di sette milioni di euro”,  spiega  Marisa Famà, direttore del Museo Archeologico Regionale, ricordando come negli anni scorsi sia già stato presentato un progetto, redatto dall’architetto Gaspare Bianco, che prevedeva la messa in sicurezza del sito, il recupero degli affreschi, la risistemazione degli accessi e della recinzione.  “Ripresenteremo il progetto non appena verrà pubblicato il prossimo bando per accedere ai finanziamenti europei – assicura la Famà -. La novità importante della manifestazione di domenica è che il Fai ha posto la propria attenzione su questo monumento. Questo ci consente di impegnarci per inserire Santa Maria della Grotta tra i luoghi del cuore Fai. In questo modo ci sarà la possibilità di attingere anche a fondi privati”. Nell’attesa che venga pubblicato il bando, come conferma il direttore del Museo, è però fondamentale che su questo siti converga un interesse collettivo, da parte delle istituzioni locali, così come da parte delle associazioni e delle cittadinanza.

A tal riguardo, la scorsa estate era nato anche un comitato cittadino, distintosi per alcune iniziative che hanno riacceso l’attenzione di molti marsalesi rispetto alle sorti di Santa Maria della Grotta. Molto attivo in tal senso, anche il circolo Legambiente di Marsala – Petrosino, che fin dalla sua costituzione, lo scorso anno, ha puntato proprio sulla salvaguardia di questo sito nell’ambito della campagna “Salvalarte” e che adesso, come preannuncia il responsabile locale Letizia Pipitone, intende promuovere altre iniziative di sensibilizzazione, rivolte direttamente al Ministero dei Beni Culturali.

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