Il difensore: Il racconto è stato un po’ confuso e agli episodi indicati non sarebbe stato presente nessuno se non la signora e l’imputato

È entrato nel vivo, innanzi al giudice monocratico Faillaci, il processo a carico di un 54enne le cui iniziali sono A. S. F. accusato di violenze e minacce ai danni della ex compagna le cui iniziali sono  A. G. C.. Secondo l’accusa (le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Giulia D’Alessandro) l’uomo avrebbe offeso la donna rivolgendole parole a dir poco tutt’altro che gentili. Le avrebbe anche dato pugni e calci. Nell’ultima udienze ha deposto la vittima che ha riferito sulle presunte violenze subite dall’ex partner nel corso della relazione, durata circa sei anni. La denuncia risale a dopo la fine della relazione avvenuta nel 2011. La donna ha confermato le accuse riportate nel capo di imputazione. “Il racconto però – commenta l’avvocato Vito Cimiotta, difensore dell’imputato – è stato un po’ confuso e agli episodi indicati nel capo di imputazione non sarebbe stato presente nessuno se non la signora e l’imputato. Durante la testimonianza abbiamo rilevato anche delle contraddizioni”. La seconda a testimoniare è stata la figlia della donna che ha dichiarato ad aver assistito ad un episodio contestato.
Nella prossima udienza , fissata per il 10 giugno, verranno ascoltati i carabinieri che hanno svolto gli accertamenti.