Il Tar accoglie il ricorso di Legambiente: abusiva una casa costruita a 50 metri dalle acque dello Stagnone

redazione

Il Tar accoglie il ricorso di Legambiente: abusiva una casa costruita a 50 metri dalle acque dello Stagnone

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martedì 24 Settembre 2019 - 13:29

La prima sezione del Tar di Palermo, presieduta da Calogero Ferlisi, ha accolto il ricorso presentato da Legambiente Sicilia contro il Comune di Marsala e la signora Leonarda Genna, a proposito di un edificio a scopo abitativo, realizzato in contrada San Leonardo, a meno di 50 metri dalle acque dello Stagnone. In particolare, oggetto di contestazione è stata l’autorizzazione alla costruzione, rilasciata dal dirigente del Comune di Marsala l’11 luglio del 2018, di cui l’associazione ambientalista chiedeva l’annullamento, ritenendo che nella circostanza si fosse verificata una violazione dei vincoli previsti dalla legge 78/1976 e del recente Piano Paesaggistico.

La sentenza riconosce che le Saline dello Stagnone di Marsala sono delimitate verso la costa dal canalone in cui scorre l’acqua marina. Si tratta quindi di acque demaniali marittime che segnano la linea della battigia da cui occorre misurare l’estensione della fascia di inedificabilità di 150 metri. Conseguentemente, è stato disposto l’annullamento del permesso di costruzione rilasciamo dal Comune.

Il Circolo regionale di Legambiente, rappresentato in giudizio dagli avvocati Letizia Pipitone e Salvatore Sinatra, ha inviato agli organi di stampa un comunicato in cui esprime soddisfazione per il pronunciamento del Tar.

 “Abbiamo vinto ed abbiamo segnato non un punto, ma mille nella difesa dello Stagnone. Da adesso in poi – dichiara il presidente di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna – gli uffici tecnici del Comune di Marsala non potranno più rilasciare permessi di costruzione con l’espediente, utilizzato largamente in passato, ed anche in questo caso, di calcolare la distanza necessaria delle costruzioni dal limite esterno delle Saline Ettore Infersa, anziché dalla battigia del mare”.

“Il permesso che abbiamo impugnato innanzi alla giustizia amministrativa – aggiunge l’avvocato Maria Letizia Pipitone, presidente del circolo Legambiente Marsala-Petrosino – ha consentito, infatti, nel luglio 2018, l’edificazione di un’abitazione a meno di 50 metri dalla riva nel tratto più bello e suggestivo della laguna, meta di migliaia di turisti ogni anno. La I sezione del TAR di Palermo ha accolto interamente i nostri motivi di ricorso, stabilendo per la prima volta in Sicilia, che le Saline dello Stagnone di Marsala, oltre ad essere alimentate dall’acqua del mare a cui lo Stagnone è collegato dalle cosiddette bocche di apertura poste a Nord e a Sud della laguna, sono delimitate verso la costa dal cosiddetto canalone in cui scorre l’acqua marina. Si tratta quindi di acque demaniali marittime che segnano la linea della battigia da cui occorre misurare l’estensione della fascia di inedificabilità di 150 metri previsto dall’art. 15 lett. b) L.R. n. 78/1976”.

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