Di certo nessun nome poteva essere più azzeccato di “Onda Festival” per definire l’ultima serata della seconda edizione della kermesse promossa dal Comune di Valderice. Domenica sera si è chiusa in bellezza e frescura la tre giorni dedicata alla musica di qualità che sposa note e sonorità con la sapidità della lingua siciliana, organizzata dal Comune di Valderice e dall’Associazione Musicale Rinoscky Music, con il patrocinio dell’ARS – Assemblea Regionale Siciliana e il supporto di aziende. “La nostra è stata una scommessa – ha detto sul palco il sindaco Francesco Stabile – perché in molti dicevano che qui, a Lido Valderice, da troppi anni non si organizzavano eventi partecipati. Noi abbiamo però creduto che la bellezza del nostro territorio sarebbe stata un’ottima cornice per la musica delle eccellenze siciliane e a giudicare dalla partecipazione, abbiamo avuto ragione”.
Quella appena conclusa è la seconda edizione di una manifestazione che già ha dimostrato di essere in crescita. Prova ne sia l’ampia partecipazione nonostante la serata di domenica fosse tutt’altro che accogliente, dal punto di vista meteorologico. Infatti, coerentemente, gli artisti che si sono esibiti, hanno avuto come scenografia naturale, onde alte che si sono infrante sugli scogli che si trovano sotto la passerella del belvedere valdericino. Neppure il vento è mancato, né l’umidità, ma il pubblico, così come gli artisti, non si è lasciato scoraggiare e fino a ben oltre mezzanotte a centinaia sono rimasti a ballare e a divertirsi col sound di Mario Incudine e dei suoi musicisti (Antonio Vasta, Manfredi Tumminello, Pino Ricosta ed Emanuele Rinella) che non solo hanno scaldato i presenti, ma li hanno persino fatti sudare, visto che in tanti ballavano e saltavano a ritmo, senza distinzione d’età. E bello è stato anche il cammeo d’improvvisazione di Jaka – che già si era esibito nella serata di sabato con il suo marchio di fabbrica: il raggae siciliano al 100 percento – e che è ritornato sul palco per invitare ad “acchianare a Erice” all’interno della canzone “Sempri ca”, di Incudine perché infondo è bello restare “ammezzu a sta luna, stu velu, stu cielu, unni un mi scantu di ristari sulu”.
A dire il vero il pubblico era già caldo per la performance del primo artista che si è esibito: Luca Madonia, elegante catanese dalla chioma fluente con una voce intensa e vibrante. Applausi e armonia per una tre giorni che ha animato con qualità la costa frastagliata che si staglia sotto lo sguardo possente, a distanza, del Cornino, grazie al contributo dei Qbeta che hanno dato il via alla manifestazione, con il loro caos polimorfo, un calderone di influenze musicali fra le più varie, ma anche, per gli amici della disco, di Dj Delta. Live performer, party rocker, producer e poi dei Matrimia: che uniscono melodie balcaniche, arabe, ebraiche con influenze della chanson francaise, del jazz maouche, della musica mediterranea, del reggae e del pop rock. La tre giorni è stata una reunion, come voluto dal direttore artistico Rino Marchese, delle eccellenze musicali siciliane che hanno ottenuto o stanno ottenendo importanti riconoscimenti artistici a livello nazionale e internazionale e perciò sono sulla cresta dell’onda.