“Ogni estate ha le sue illusioni: quella del 2025, per Pantelleria, sono i famosi 18 voli aggiuntivi annunciati in gran pompa magna. Peccato che come nei bilanci creativi i numeri non tornano”. A dichiararlo è Federico Tremarco, assessore al Turismo e Trasporti Comune Pantelleria, che commenta amaramente la notizia giunta dalla Regione che ieri annunciava l’aumento di tratte aeree per Lampedusa e Pantelleria. Così però non è, per l’assessore di D’Ancona.
Tremarco specifica: “Degli 8 voli di luglio nessuno è diretto. Sono tratte condivise con Lampedusa: stesso aereo, due scali, e capienza divisa. Quindi, se tanto mi da tanto, 18 sulla carta, ma 9 reali. Sempre che ci sia posto. È un po’ come quelle partite di calcio in cui il tabellino dice una cosa, ma in campo se ne vede un’altra: puoi aver fatto venti tiri in porta, ma se non hai segnato, la partita l’hai persa. Ora, il Regolamento (CE) n. 1008/2008 è chiaro: gli obblighi di servizio pubblico devono garantire accesso equo e non discriminatorio ai collegamenti aerei nelle isole minori. Ma se una ne ha 47 voli diretti e l’altra zero, qualcosa non quadra. Pantelleria è parte della Repubblica, non una postilla a piè di pagina. Non si può parlare di continuità territoriale se la continuità è… a metà. E allora sì, qualcuno ha contato male. Ma oltre all’errore aritmetico, vi è anche un errore politico. Come amministrazione, non resteremo fermi. Ci faremo sentire in tutte le sedi competenti per tutelare Pantelleria, affinché venga garantita una continuità territoriale che rispetti davvero le esigenze di sviluppo sociale ed economico del nostro territorio, come previsto dal Reg. UE 1008/2008. Non permetteremo che la nostra isola venga trattata come una destinazione di serie B. La continuità non è solo una questione di numeri, ma di diritti fondamentali. È ora di fare sentire la nostra voce con forza”.