Cisl Fpl e Uil Fpl Trapani scrivono al sindaco di Alcamo Domenico Surdi per chiedere la convocazione di un incontro urgente sulle risultanze degli adempimenti e del monitoraggio della spesa del personale, sulle disponibilità di somme da destinare alle implementazioni e sugli eventuali spazi dal consuntivo. “Fermo restando la piena autonomia della governance cittadina – affermano i segretari di categoria Marco Corrao e Giorgio Macaddino -, segnaliamo che non è possibile affrontare con una sola sigla sindacale argomenti come le indennità per servizio esterno spettanti agli addetti alla polizia locale, che rientrano nella materia della contrattazione e, quindi, di competenza di tutte le organizzazioni firmatarie del contratto, e ciò anche alla luce del risultato delle recenti elezioni della RSU che ha confermato nel comune di Alcamo il peso largamente maggioritario della Cisl e della Uil”.
E aggiungono: “Al presidente di parte pubblica della delegazione trattante, l’invito a procedere alla convocazione della parti al fine di discutere e definire quanto necessario per il salario accessorio 2025 ed istituti che ricordiamo non sono determinabili da un solo sindacato o tanto meno dall’amministrazione, anche volendo e facendo fondo a fantasiose nonché infondate dinamiche interpretative le quali, anche a voler essere distratti non possono mai trovare applicazione se non scadendo nella illegalità manifesta. Siamo certi che il presidente si atterrà ai contratti decentrati approvati in sede di delegazione trattante, ed insieme al sindaco non si lasceranno trascinare in valutazioni autonome che invece sono di competenza di tutta la delegazione trattante e non certamente oggetto di estemporanee ancorché nefaste rivendicazioni”. “Il drago che vuole fare da grande il pompiere – concludono Corrao e Macaddino – non può rievocare al Comune di Alcamo antiche pratiche di disdicevole conduzione. Ad ognuno il suo compito ed a ognuno il rispetto delle proprie prerogative. Con questi auspici rimaniamo in attesa di riscontro”.
In riferimento alla nota pervenuta con cui la FP CGIL ha proclamato lo sciopero del personale del Comando di Polizia Municipale di Alcamo per il prossimo 21 giugno, Festa della Patrona, l’Amministrazione comunale esprime stupore e disappunto per le modalità, i tempi e i toni contenuti nella nota dell’organizzazione sindacale. “Apprendo con un certo stupore di quest’iniziativa che reputo strumentale e per certi versi inopportuna – dichiara il sindaco Domenico Surdi -. Ho profondo rispetto per i diritti dei lavoratori, a partire dal diritto di sciopero, ma non comprendo il tenore delle rivendicazioni nei confronti dell’amministrazione. Siamo impegnati, da anni, con la piena condivisione delle forze politiche in un’azione di stabilizzazione e progressiva trasformazione a tempo pieno dei contratti di lavoro part time. Ho preso l’impegno di coinvolgere tutte le sigle sindacali in questo percorso e, come ho sempre fatto, manterrò la parola, quando sarà il momento”.
Siamo al lavoro – continua Surdi – con i nostri uffici per valutare la sostenibilità economica nel lungo periodo di un percorso di progressiva trasformazione dei contratti dei lavoratori con la responsabilità e l’equilibrio richiesti dalla gestione della finanza pubblica locale. Sotto tale profilo, occorre rilevare – per chiarezza – che le trasformazioni dei contratti dei lavoratori assegnati ad altri settori, come quello idrico e dei rifiuti, sono state finanziate esclusivamente grazie a risorse eterofinanziate e vincolate per quelle finalità specifiche; quindi è fuorviante creare confusione fra i lavoratori. Il pressing della CGIL con questi toni e queste modalità appare pretestuoso, soprattutto in una giornata dove nessun alcamese anteporrebbe interessi di parte rispetto alla devozione per Maria SS. dei Miracoli. Gli altri punti della piattaforma avanzata dalla CGIL rientrano nelle competenze esclusive della contrattazione collettiva decentrata, pertanto, ogni valutazione va rinviata agli incontri dove partecipano tutte le altre sigle sindacali e i rappresentanti della parte pubblica. Infine – conclude Surdi – resto disponibile ad ogni tipo di confronto che abbia come obiettivo il bene della comunità e la tutela dei diritti dei lavoratori del Comune, sulla base di dati concreti e nel rispetto dei tempi e delle prerogative dell’Amministrazione”.