ore 17.30: In Provincia di Trapani l’affluenza al voto si ferma al 20,30%. Sono state scrutinate 170 sezioni su 460. Nel primo quesito sui licenziamenti illegittimi il sì si attesta al 90,56 %, nel secondo quesito sull’indennità per licenziamenti nelle piccole imprese i sì sono l’88,61%, nel terzo quesito sui contratti a termine i sì raccolgono il 90,14%; il quarto quesito invece raccoglie l’87,17% di sì, mentre sulla cittadinanza le percentuali di voto cambiano anche nei seggi trapanesi: i sì si fermano al 63,21 %, mentre i no salgono al 36,79 %.
ore 17: In Sicilia stravince il si per i primi 4 quesiti, i primi tre con oltre il 90%, il quarto all’89% circa mentre più divisivo il quesito sulla cittadinanza: qui i sì sono al momento 156.542, ovvero il 67,09%, mentre i no 32,91 %.
ore 16: affluenza ufficiale in Italia 30,58% per il primo quesito su “Licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti”. In Sicilia ha votato il 23,11%, stesse percentuali per il secondo quesito “Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese” e per il terzo quesito “Contratti a termine” (in Sicilia sale di poco al 23,13%); del 30,59% il quarto quesito “Responsabilità solidale negli appalti” (in Sicilia vota il 23,11%) ed il quinto su “Cittadinanza italiana per stranieri” (in Sicilia leggerissimo calo, 23,10%).
Urne chiuse in tutta Italia al termine della seconda giornata di voto sui cinque referendum su lavoro e cittadinanza. I seggi sono rimasti aperti fino alle ore 15 di oggi. C’è da ricordare che affinché i referendum siano validi, è necessario che si rechi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto. Un traguardo al momento molto lontano, se si considera che l’affluenza alle 23 di ieri è stata del 22,73% nelle 61.591 sezioni aperte in Italia per i cinque referendum, nella prima giornata di votazioni, la regione con la più alta percentuale di votanti è stata la Toscana (29,99%). Quella con la percentuale più bassa è stata il Trentino Alto Adige (16,13%). Oggi invece alle 15 il Viminale afferma che sono state scrutinate 26.703 sezioni su 61.591 con un’affluenza pari al 29,1%. Se così dovessero stare le cose, con una percentuale di votanti al 30% circa, il quorum non viene raggiunto e il referendum contro il Jobs Act si ritiene essere un fallimento e quindi nessuna modifica legislativa ci sarà sulla sicurezza, sul lavoro e sulla cittadinanza. Nei vari seggi al momento sta iniziando comunque lo spoglio delle schede.