Se si amano le passeggiate e ci si trova sull’isola di Marettimo, un’esperienza da non perdere è la visita al sito delle Case Romane. A circa un chilometro e mezzo dal centro abitato, posto nella parte più alta dell’isola, a circa 250 metri slm il luogo può essere raggiunto esclusivamente a piedi attraverso un sentiero lastricato, in alcuni punti leggermente impegnativo.
Due gli edifici che compongono il complesso di epoca romana, entrambi a pianta quadrata, costruiti per scopi militari. Questo spiega la scelta della loro posizione, nella parte più alta dell’isola: da qui infatti si poteva sfruttare l’ampia panoramica sull’ambiente circostante. Il punto scelto permette infatti di tenere sotto controllo sia il mare, con le altre isole delle Egadi, che la costa trapanese: una necessità strategica allora e un’opportunità per godere di un panorama incantevole oggi, immersi fra mare, montagna e tracce di un antico passato. Intorno al XI-XII secolo, l’edificio romano fu poi usato come monastero dai monaci Basiliani che vi costruirono accanto una chiesetta tutt’ora visibile.
Di forma rettangolare, lunga circa 10 metri, la chiesa ha un’unica navata, divisa in tre campate, con ingresso frontale e uno laterale. L’area è stata interessata dalle ricerche archeologiche negli anni ’90 e nuovamente fra il 2007 e il 2008. Recentemente alcuni lavori hanno evidenziato la presenza di cinque massi posti in posizione particolare e in simmetria con un altro centrale più grande: una formazione troppo precisa per essere casuale. Sul posto sono state identificate anche strutture del IV secolo d.C., riconducibili al culto cristiano dotato di un battistero con fonte a immersione, databile tra il VI e il VII secolo d.C.