Massimo Saladino, presidente da sempre della Pro Loco di Favignana, ci apre le porte del dietro le quinte dell’ultima edizione di “Favignana in Maschera” e anticipa le sfide e le novità che caratterizzeranno l’estate 2025 sull’isola. Con la sua esperienza ormai consolidata, Saladino riflette sul valore della partecipazione della comunità, sull’importanza di un equilibrio tra eventi e tutela ambientale e sull’opportunità offerta dalla recente visibilità cinematografica. Tra tradizione e innovazione, ci racconta come si prepara a mantenere viva l’anima culturale delle Egadi, puntando sempre su inclusività e collaborazione.
Cosa avete imparato dall’ultima edizione di “Favignana in Maschera” e come influenzerà gli eventi estivi?
L’edizione 2025 di Favignana in Maschera ci ha lasciato una lezione importante: la comunità, quando coinvolta attivamente, sa dare il meglio di sé. La grande partecipazione di cittadini, scuole e associazioni ci ha confermato che la chiave del successo è la condivisione.
Il coinvolgimento di scuole e volontari è stato centrale: come verrà replicato durante l’estate? Durante il periodo estivo è purtroppo molto più difficile replicare quel livello di coinvolgimento. Le scuole sono chiuse e molti giovani sono impegnati nei lavori stagionali, il che rende quasi impossibile contare sulla stessa rete di volontari. Tuttavia, faremo il possibile per mantenere attivi alcuni canali di collaborazione, magari con iniziative mirate e contenute.
Quali novità ci sono nel programma estivo 2025? Ci saranno eventi inediti o nuovi format? L’amministrazione comunale si è insediata da pochissimo, quindi al momento siamo in attesa della pubblicazione del bando per le iniziative estive. Non appena sarà disponibile, non faremo mancare la nostra proposta, con progetti culturali e attività di promozione del territorio, come abbiamo fatto costantemente negli ultimi otto anni.
Come state sfruttando la visibilità data dai recenti set cinematografici sull’isola?
Questa visibilità rappresenta certamente un’opportunità per il territorio. L’immagine delle Egadi può beneficiare molto del richiamo cinematografico e ci stiamo muovendo affinché ciò si traduca in una maggiore valorizzazione culturale e turistica dell’isola, nel rispetto della nostra identità.
Come conciliate l’organizzazione di eventi con la tutela dell’ambiente e del patrimonio locale? Cerchiamo sempre di lavorare in un’ottica di equilibrio tra valorizzazione e tutela. La sostenibilità ambientale e il rispetto del patrimonio sono principi che guidano ogni nostra iniziativa. È un impegno costante, che richiede attenzione e responsabilità in ogni fase della progettazione degli eventi.
Sono previste iniziative enogastronomiche legate al mare?
Ci stiamo lavorando. Abbiamo in cantiere un progetto che mira a valorizzare i sapori del nostro mare, coinvolgendo le realtà locali e i pescatori. L’obiettivo è raccontare la nostra tradizione culinaria in chiave contemporanea, ma serve ancora un po’ di tempo per definirlo nei dettagli.
Avete in programma visite guidate o eventi culturali integrati a luoghi simbolo come la tonnara o Palazzo Florio?
Sì, e ci teniamo a precisare che questo servizio è stato gestito negli anni dalla collaborazione tra una società esterna incaricata dal Comune. Anche per questa estate ci auguriamo di poter continuare a contribuire con attività culturali e promozionali che valorizzino questi luoghi simbolo dell’identità isolana.
Che attenzione c’è per l’inclusività e la partecipazione dei residenti nei grandi eventi estivi?
L’inclusione e la partecipazione sono aspetti sempre presenti nella nostra visione organizzativa. Cerchiamo di garantire eventi accessibili e aperti, mantenendo una forte attenzione al coinvolgimento del territorio in tutte le sue componenti, pur tenendo conto delle complessità che ogni stagione porta con sé.