Il possibile cambio al vertice dell’Autorità Portuale, che vedrebbe la nomina dell’onorevole Annalisa Tardino alla presidenza, riaccende le preoccupazioni attorno al futuro del porto di Trapani. A esprimere un forte allarme è il Circolo del Partito Democratico di Trapani, che in una nota ufficiale denuncia il clima di incertezza che aleggia attorno allo scalo, già segnato da rallentamenti nei lavori e da una mancanza di direzione strategica chiara. “Si tratta di temi cruciali che toccano da vicino il futuro economico, ambientale e sociale del nostro territorio“, si legge nel comunicato. Il PD trapanese condivide l’inquietudine manifestata da operatori del settore, imprenditori e cittadini, sottolineando come la possibile nomina appaia frutto di scelte politiche piuttosto che di una reale visione di sviluppo per la Sicilia occidentale.
Cosa chiedono i dem
La segreteria del partito respinge al mittente le polemiche che li accusano di strumentalizzare la vicenda, ribadendo di aver sempre posto gli interessi del territorio al di sopra delle dinamiche tra partiti: “Il porto rappresenta un’opportunità di sviluppo fondamentale per Trapani – affermano – e ogni azione dovrebbe avere come unico obiettivo l’interesse collettivo“. Il PD mette in evidenza come le riflessioni sollevate in questi giorni non siano frutto di sterili contrapposizioni, ma di una legittima preoccupazione per il futuro di un percorso virtuoso, avviato negli ultimi anni. Un cammino che ha riportato centralità al porto con progetti concreti come il nuovo waterfront, realizzati anche grazie alla guida di Pasqualino Monti e alla collaborazione con l’amministrazione comunale. “Interrompere questo processo senza un confronto chiaro con la città rappresenta un rischio serio”, avvertono i democratici, che chiedono un incontro ufficiale tra il sindaco di Trapani e i nuovi vertici dell’Autorità Portuale. L’obiettivo è coinvolgere direttamente imprenditori, lavoratori e operatori del settore, per fare chiarezza sullo stato dei lavori e sulle prospettive di sviluppo.
Le criticità mosse dal PD trapanese
Il PD di Trapani critica l’idea di un’audizione in Consiglio comunale dell’avvocato Adragna, definendola “… meno utile, poco efficace e dettata da logiche che non ci appartengono”. Secondo i democratici, è invece necessario avviare un dialogo con la nuova presidenza dell’Autorità, che resta l’interlocutore naturale e competente per il futuro del porto. “In un momento così delicato, Trapani ha bisogno di stabilità e lavoro concreto, non di rivendicazioni politiche”, conclude il Circolo PD. “Come cittadini e come democratici vogliamo costruire un dibattito serio, trasparente e responsabile. La comunità deve restare al centro di ogni scelta”.