Migrante muore in ospedale dopo un intervento di appendicite. Solidalia presenta un esposto in Procura

Vincenzo Figlioli

Migrante muore in ospedale dopo un intervento di appendicite. Solidalia presenta un esposto in Procura

Condividi su:

martedì 02 Maggio 2023 - 16:57

Un giovane richiedente asilo di origine egiziana è morto la notte scorsa, presso l’ospedale di Trapani, dove era stato trasferito d’urgenza in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Una vicenda particolarmente triste, trattandosi di un ragazzo di 18 anni, ospite del centro di accoglienza del progetto Sai di Fulgatore.

Il giovane ha cominciato a stare male mercoledì 26 aprile, comunicando agli operatori del centro di avere forti dolori addominali e senso di vomito. In un primo momento l’equipe del centro ha contattato il medico, che si era reso disponibile per visitare il giovane all’apertura del suo studio, nel primo pomeriggio. Nonostante un’iniezione di Plasil, il ragazzo era sempre più dolorante. Di conseguenza, gli operatori hanno deciso di contattare il 118, che lo ha trasportato al Pronto Soccorso del “Sant’Antonio Abate” di Trapani. Inizialmente il caso era stato contrassegnato da un codice verde, ma visto che il ragazzo continuava a vomitare è stato portato in guardia medica, dove il medico in servizio ha nuovamente disposto che venisse riportato al pronto soccorso, sempre in regime di codice verde. A causa degli evidenti dolori e delle continue lamentele degli altri pazienti in attesa nel vederlo in quelle condizioni, gli è successivamente stato attribuito il codice giallo. Il giovane egiziano è rimasto tutta la notte in osservazione al pronto soccorso, finchè l’indomani mattina il personale sanitario ha comunicato alla referente del centro SAI che il ragazzo risultava affetto da appendice e che, non essendoci posti disponibili nel reparto di chirurgia, doveva essere trasferito immediatamente all’ospedale di Alcamo, per un intervento di laparoscopia.

Giunto ad Alcamo, il giovane è stato sottoposto ad un intervento chirurgico, dopo il quale sono sorte delle complicazioni, come comunicato dai medici alla referente del centro. Per il giovane, dunque, un ulteriore trasferimento, presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Trapani, dove i medici del reparto hanno evidenziato un quadro clinico molto preoccupante. Finchè, ieri sera, poco prima di mezzanotte, il sanitario di turno del reparto di rianimazione ha contattato la responsabile del centro di Fulgatore, invitandola a recarsi con urgenza in ospedale, in quanto il ragazzo era deceduto.

Un epilogo difficile da accettare per l’equipe della struttura che aveva accolto il giovane egiziano, avendo modo di conoscerne la storia che lo aveva portato in Italia e i suoi progetti per il futuro. Approdato la scorsa estate in Italia, era stato ospitato presso una struttura per minori non accompagnati per poi essere trasferito presso il centro di Fulgatore, al compimento della maggiore età. Il responsabile del Consorzio Solidalia, che gestisce il centro SAI di Fulgatore, Maurizio Sturiano, ha deciso di presentare un esposto-denuncia affinchè le autorità competenti della Procura di Trapani accertino se si sono verificati comportamenti penalmente rilevanti nell’ambito di questa dolorosa vicenda.

“A 18 anni non si può morire per un appendicite – afferma Sturiano -. Per questo motivo stamattina ho presentato subito un esposto in Procura. Vogliamo che venga fatta chiarezza sulle cause che hanno portato al decesso”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta