Il pesce d’aprile e l’emergenza idrica a Marsala

Vincenzo Figlioli

Punto Itaca

Il pesce d’aprile e l’emergenza idrica a Marsala

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sabato 02 Aprile 2022 - 11:01

Negli ultimi due anni, la pandemia ci aveva convinti a rinunciare alla tradizione del pesce d’aprile. Scherzare su temi seri presuppone una serenità d’animo che, onestamente, ci era mancata sia nel 2020, in pieno lockdown, sia lo scorso aprile, quando l’aumento vorticosi dei contagi portò all’istituzione della zona rossa a Marsala.

Non sono tempi allegri nemmeno quelli che stiamo vivendo. La guerra in Ucraina ha aumentato le nostre preoccupazioni sul presente e il futuro, riconsegnandoci un tragico scenario bellico nel cuore dell’Europa che speravamo di non rivedere più. Anche il Covid, sebbene meno aggressivo rispetto agli anni scorsi, è ancora presente nelle nostre vite. Tuttavia, la fine dello stato di emergenza ha segnato, in qualche modo, uno spartiacque che già nelle prossime settimane ci consentirà di riappropriarci di riti e tradizioni (penso a quelle pasquali, ma anche agli eventi culturali) che erano stati fortemente ridimensionati negli ultimi 24 mesi.

E allora, perchè non tornare a riappropriarci anche di un po’ di sana leggerezza, attraverso una consuetudine – quella del pesce d’aprile – che ci consente di scherzare su un tema particolarmente caro alla comunità, senza sminuirne il valore. Lo abbiamo già fatto in passato, con l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi o con la raccolta differenziata. Siamo tornati a farlo ieri con l’emergenza idrica che da circa un mese e mezzo priva i cittadini marsalesi della possibilità di utilizzare a fini alimentari l’acqua comunale per l’ormai nota questione dei nitrati in eccesso. Un disagio grave, quello che la comunità lilybetana sta vivendo, tenendo conto che l’acqua è senz’altro il bene comune più prezioso. Non è un caso che la nostra redazione sia ogni giorno contattata, via mail o telefonicamente, da tanti cittadini che ci chiedono notizie a riguardo, auspicando una soluzione che ponga fine al loro quotidiano disagio. In tempi di crisi, segnati dai rincari sul carburante e l’energia, dover aggiungere anche un incremento di spesa per l’acquisto di numerose confezioni di acqua al supermercato, ha creato non poche difficoltà alla cittadinanza, con particolare riferimento alle famiglie più numerose o con redditi più bassi, quelle – per intenderci – che non potrebbero mai permettersi un depuratore con osmosi inversa nel proprio appartamento. Perchè le emergenze, vale sempre la pena ricordarlo, colpiscono soprattutto chi vive in condizione di maggiore fragilità e magari si ritrova a scegliere con estrema difficoltà se tutelare la propria salute o risparmiare qualche banconota per altri bisogni primari.

Chiaramente, il Comune di Marsala non ha stretto alcuna intesa con quello di Fiuggi e non arriveranno autobotti né canadair a innaffiarci di acque termali. Scherzarci su, come abbiamo fatto ieri, è anche un modo per rimettere al centro dell’attenzione pubblica una questione di cruciale importanza per la nostra comunità. Un problema che, come tutti sappiamo, non nasce oggi, ma è il frutto di una sommatoria di scelte sbagliate e condotte superficiali di cui adesso paghiamo il conto. Non potendo contare su una Delorian che ci porti indietro nel tempo per rimediare, restituendoci un 2022 alternativo, privo di emergenze idriche, non resta che rivolgere – ancora una volta – il nostro appello agli amministratori contemporanei, affinchè si creino al più presto le condizioni di un ritorno all’auspicata normalità.

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