Vasta
operazione sul fronte antidroga da parte dell’Arma dei Carabinieri
tra le province di Palermo e Trapani. Alle prime ore di questa
mattina, a Palermo, Alcamo, Custonaci, e Giaveno (provincia di
Torino), i Carabinieri della Compagnia di Partinico hanno dato
esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei
confronti di 11 indagati (di cui 9 destinatari della custodia
cautelare in carcere e 2 dell’obbligo di dimora nel Comune di
residenza) che, secondo l’ipotesi accusatoria contenuta nel
provvedimento cautelare emesso dal gip presso il Tribunale di Palermo
su richiesta della locale Dda, sarebbero ritenuti responsabili, a
vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti ed
estorsione.
L’indagine,
condotta da marzo 2019 a settembre 2020, è scaturita da un incendio
doloso che aveva interessato uno stabilimento balneare di Balestrate.
L’immediata attività investigativa ha consentito di far emergere
la presenza, nel territorio balestratese e nei Comuni limitrofi, di
due gruppi criminali attivi nell’approvvigionamento e nella
commercializzazione di sostanze stupefacenti. Tali gruppi, sulla
scorta del grave compendio indiziario raccolto, avrebbero gravitato
attorno alle figure di due degli odierni indagati, che, in concorso
con gli altri soggetti destinatari del provvedimento cautelare,
sarebbero stati operativi uno nello spaccio di cocaina e l’altro
nello spaccio di marijuana e altre droghe.
Gli
indagati, inoltre, avrebbero utilizzato anche un linguaggio criptico
per comunicare tra loro cessioni e forniture di sostanze stupefacenti
nel vano tentativo di eludere le captazioni telefoniche o ambientali.
I militari dell’Arma, altresì, hanno documentato un episodio che
allo stato appare di natura estorsiva, consistente in reiterate
minacce da parte di uno degli indagati nei confronti di un uomo, al
fine di costringerlo a saldare un debito maturato per l’acquisto di
alcune dosi di stupefacente.
Le attività di indagine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, avevano già portato, nel febbraio 2020, all’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto nei confronti di uno degli odierni indagati, il quale, sulla base delle risultanze investigative e in concorso con soggetti terzi avrebbe pianificato un’azione di fuoco in pregiudizio di un uomo, debitore nei suoi confronti di una somma di circa 45.000 euro, quale corrispettivo per l’acquisto di 1 kg di cocaina.