Ospedale Covid, San Biagio e Campus: la proposta di un cittadino marsalese

redazione

Ospedale Covid, San Biagio e Campus: la proposta di un cittadino marsalese

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venerdì 23 Ottobre 2020 - 10:12

So bene che non è il momento delle polemiche, ma consentitemi di fornire il mio contributo di pensiero, proveniente da un modesto cittadino, da uno che non conta, che non calpesta il variegato palcoscenico della politica. Devo esprimere le mie perplessità e l’amarezza nel constatare che sull’argomento dell’ospedale di Marsala la politica locale è, completamente, assente se non l’intervento dell’onorevole Lo Curto, riportato su Marsala c’è del 16 ottobre che liquida la vicenda, invitando tutti a non farne una mera strumentalizzazione e a non assumere atteggiamenti campanilistici. Dico all’onorevole Lo Curto che in questa vicenda non c’entra la politica, ma è in ballo la salute dei cittadini, della comunità, che ella è stata chiamata a rappresentare. Altra amarezza il voltafaccia dell’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, che mesi addietro, in pomposa conferenza stampa, aveva annunciato la riconversione dell’ex ospedale San Biagio in presidio Covid, lasciando inalterata la piena funzionalità del “Paolo Borsellino” ; niente di tutto questo, solo parole. Evidentemente, è molto più facile sconvolgere l’esistente, che creare strutture alternative. A coloro che hanno preso la decisione, se pur dettata dall’impennata dei contagi, di smantellare l’ospedale di Marsala, che, oltretutto, serve un bacino di utenza di oltre 80.000 cittadini, dico che c’era il tempo di adottare altre soluzioni, che era in previsione una seconda ondata, ma si è lasciato tutto alla improvvisazione. Ora ci troviamo con un ospedale a metà, con alcuni reparti no–Covid conviventi con quello Covid ed un’utenza affetta da altre patologie, che non sa a chi rivolgersi, a chi chiedere assistenza. Penso ai diabetici, ai pazienti affetti da malattie tumorali e a quanti necessitano di trattamenti specialistici. Eppure nel territorio esistono strutture , che potrebbero essere convertite in presidi Covid indipendenti, quali il campus biomedico, per il quale illo tempore furono spesi molti soldi della collettività, milioni di euro, ma che tra un rilievo e l’altro, non è stato mai consegnato ed ora fa bella mostra di sé; l’ex ospedale San Biagio, che, ora, in piena emergenza, viene dichiarato dall’assessore Razza non rispondente a riconversione, perché non antisismico. Dico all’assessore che il San Biagio per decenni è stato l’ospedale dei marsalesi e che ha retto ai terremoti del 1968 e del 1981 ed è, sempre, lì , ma inutilizzato. Ci sarebbero i fabbricati dell’ex Caserma dell’Aeronautica in disuso in via Giovanni Falcone, tutte strutture realizzate con fondi pubblici, ma lasciati al più completo abbandono. Visto che alle critiche, così sono stato formato, si devono accompagnare proposte di soluzioni, mi permetto di suggerire quanto segue: nell’immediatezza coinvolgere le nostre ligie Forze Armate e la Protezione Civile, perché allestiscano, al più presto, un attrezzato e capiente ospedale da campo nell’area dell’ospedale di contrada Cardilla o all’interno del campo sportivo, così come hanno fatto al Nord presso alcuni ospedali o all’estero, in Polonia; nel contempo ed in prospettiva individuare una delle citate strutture per farne un autonomo presidio Covid e, terminata l’emergenza, speriamo quanto prima, convertirlo in un Centro di riferimento per la cura delle malattie infettive e respiratore, alla stregua dello “ Spallanzani” di Roma o “ Sacco” di Milano.

Sbaglio o dobbiamo utilizzare al meglio i fondi che, ci perverranno dall’Europa?

Lettera firmata

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