Finanziaria all’Ars, i primi ok ma il PD muove alcune criticità

redazione

Finanziaria all’Ars, i primi ok ma il PD muove alcune criticità

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martedì 28 Aprile 2020 - 15:17

L’Assemblea regionale siciliana sta lavorando per l’approvazione della Finanziaria. Ieri già il primo ok, ma non mancano le polemiche, soprattutto dal Partito Democratico.

Con i cento milioni stanziati dal governo Musumeci per aiutare le famiglie andate in crisi per l’emergenza Coronavirus potranno essere pagate le bollette di luce, acqua e gas e anche l’affitto. Ciò è l’effetto di un emendamento che maggioranza e opposizione hanno fatto approvare in commissione Bilancio all’Ars, dove la Finanziaria inviata dalla giunta è sottoposta alla raffica di modifiche concordate fra i partiti.

Dei cento milioni annunciati da Musumeci un mese fa solo 30 sono stati realmente stanziati; i Comuni potranno stanziarli, pare, anche se non hanno ancora approvato il bilancio.

L’opposizione, in un primo momento “clemente” per cercare di evitare i malcontenti ma cercando altresì di lavorare al fine di porre una pezza all’emergenza Coronavirus che ha messo in ginocchio l’economia del Paese e dell’isola, ha pian piano iniziato a sollevare le prime critiche e criticità.

“L’assenza del presidente Musumeci ai lavori d’Aula per l’esame della finanziaria è vergognosa. Ci saremmo aspettati che il presidente della Regione sentisse l’esigenza di partecipare al dibattito per la finanziaria più importante dal dopoguerra ad oggi, su cui pesa l’attesa di tutti i siciliani non solo del mondo produttivo, alla quale da giorni i deputati lavorano con grande senso di responsabilità”. Lo ha detto intervendo nell’Aula di palazzo dei Normanni il deputato segretario all’Ars Nello Dipasquale.

Dal disegno di legge del governo, inoltre – ha continuato Dipasquale – si evince un dato che avevamo già fatto emergere nei giorni scorsi: quando Musumeci è andato sulla stampa nazionale a raccontare di aver stanziato 100 milioni di euro per le famiglie siciliane in difficoltà stava mentendo e questa cifra la si è raggiunta complessivamente solo adesso, nella legge di stabilità finanziaria, dopo oltre un mese dall’annuncio. Ricordo per dovere d’onestà che di quella somma solo 30 milioni sono già stati assegnati ai Comuni. Quello che manca alla legge di stabilità proposta dal governo regionale – aggiunge – è una concreta e sostanziale azione di supporto al popolo delle partite iva attraverso risorse a fondo perduto che consentano la ripartenza e non ricorrendo alla formula del prestito che rischia di indebitare sempre più le imprese . Intanto – ha concluso il parlamentare Pd – l’assemblea deve approvare un ordine del giorno per chiedere al presidente del Consiglio, tenuto conto del contenuto numero di contagi nella nostra regione, maggiori riaperture già a partire dal prossimo 4 maggio”.

Il deputato Cracolici invece, ha fatto sapere che “... quella proposta dal governo Musumeci è una ‘finanziaria-comunicato stampa’, che durerà al massimo qualche ora e servirà solo ad ottenere qualche titolo sui giornali, mentre invece oggi più che mai servirebbero misure strutturali di sostegno alla Sicilia per superare l’emergenza Coronavirus e per essere nelle condizioni di affrontare la ripartenza. Oltretutto – aggiunge Cracolici – gran parte delle risorse promesse sono da rimodulare con lo Stato attraverso regole che difficilmente potranno essere coerenti con le modalità previste dalla manovra proposta dal governo regionale”.

A ciò si aggiunge anche la dichiarazione del deputato dem Baldo Gucciardi: “Ci stiamo comportando da ‘opposizione responsabile’, abbiamo compreso il momento delicatissimo che stiamo attraversando proponendo con spirito di collaborazione istituzionale misure a sostegno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza Coronavirus. Abbiamo anche voluto valorizzare il lavoro straordinario dei medici e degli operatori sanitari. Ma senza la volontà del governo Musumeci di recepire provvedimenti concreti di aiuto ai siciliani, compresi quelli avanzati dal PD, non sarà facile immaginare una vera ripartenza”.

“Nelle commissioni parlamentari abbiamo avuto un comportamento fermo ma costruttivo, contribuendo complessivamente a migliorare la manovra. A questo punto il governo non ha più alibi: approvata la legge di stabilità, potrà avere gli strumenti per rispondere alla crisi economica”. A parlare è anche il capogruppo PD Giuseppe Lupo, intervenendo nel corso della discussione generale sulla manovra economica all’Ars.

“Siamo stati responsabili – ha aggiunto Lupo – ma il governo deve fare altrettanto in particolare per quel che riguarda le coperture finanziarie. Siamo preoccupati per l’insufficienza di alcune misure: penso ad esempio allo sport, ai soggetti più deboli, alla scuola, all’università, al mondo della cultura ed al settore della sanità. C’è inoltre l’esigenza di precisare cosa si intende con l’espressione ‘fondi extraregionali’, perché un riferimento vago e generico all’interno della manovra può vanificare quanto fatto fino ad ora”.

“Abbiamo contribuito a migliorare alcune norme per gli operatori dei settori industriali, artigianali, delle cooperative – ha aggiunto Lupo – a sospendere o cancellare il pagamento di diversi canoni, abbiamo fatto in modo che i ‘100 milioni’ per i Comuni possano essere utilizzati anche per il sostengo alle famiglie attraverso contributi per affitti e bollette. Abbiamo fatto questo e molto altro, ma la manovra deve essere ulteriormente integrata e rafforzata: si può e si deve fare di più”.

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