Economia in crisi e cassa integrazione nel trapanese: la “ricetta” di Gregory Bongiorno

Tiziana Sferruggia

Economia in crisi e cassa integrazione nel trapanese: la “ricetta” di Gregory Bongiorno

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giovedì 12 Marzo 2020 - 06:00

Si è ammalata anche l’economia. Dal Nord al Sud, al tempo del Coronavirus, si esce poco di giorno e ancor meno la sera. Si fa la spesa con bulimica compulsione e si torna subito a casa come se, fra le strade, quasi deserte, si annidasse l’insidia del nemico invisibile, quel “maledetto straniero” del COVID19. Si respira un clima pesante, d’attesa, di crisi sociale ma anche economica. Gregory Bongiorno, presidente di Confindustria Trapani, non ha una ricetta per guarire l’economia, per salvarla dalla continua discesa, ma dà qualche consiglio pratico per risalire insieme la china.

Presidente Bongiorno, stamane (ieri per chi legge, ndr) lei era presente alla riunione indetta dal Prefetto. Cosa è emerso da quest’incontro?

Si è riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza. E’ stata questa l’occasione per incontrare le Associazioni di categoria, i sindaci che chiedevano consigli, i dirigenti dell’ASP e le forze dell’ordine e chiarire alcuni aspetti del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. (Dpcm) di ultima emanazione.

Che cosa è stato chiarito in particolare, Bongiorno?

Una cosa che va chiarita è che se si va in giro, occorre giustificare questo spostamento non solo se si raggiunge un altro Comune ma anche se ci si sposta anche all’interno della propria città di residenza. Ovviamente è raccomandato di non uscire da casa se non strettamente necessario e portare con sé, comunque, la famosa autocertificazione.

Questo era un punto poco chiaro, in effetti. Cosa avete segnalato come Associazione di categoria?

Purtroppo nella giornata di martedì sono state attivate 2 casse integrazioni per circa 75 persone.

Per colpa della crisi da coronavirus?

Sì, c’è un calo delle commesse e poi c’è un altro fattore importante. Dato che bisogna ovviamente rispettare le norme di sicurezza anche in materia di lavoro, se è molto difficile garantirle, l’alternativa è chiudere. E per potere garantire le somme ai lavoratori, si sceglie di utilizzare la cassa integrazione. Per adesso è soltanto quella ordinaria

Ovvero?

Per adesso riguarda l’industria e le aziende che hanno più di 15 dipendenti. Ora si aspetta che la Regione possa finanziare la cassa integrazione straordinaria.

Pensa che lo farà?

Solitamente avviene così ma adesso non sappiamo se riuscirà a farlo visto che l’impatto economico è importante. Sarà forse necessario l’aiuto del governo.

La cassa integrazione straordinaria chi riguarda?

Il commercio e le aziende con meno di 15 dipendenti. Il commerciante che decide di chiudere in qualche modo, se ha dei dipendenti, potrà essere almeno ristorato di questo.

Il piccolo commerciante, il lavoratore autonomo senza dipendenti, che tutele hanno in questo momento? Chi li ripaga del mancato guadagno?

La moratoria dei debiti con slittamento di 210 giorni dei mutui e delle scadenze, lo slittamento dell’F24, delle imposte che si pagano ogni mese, credo che possano dare loro una mano. Il famoso mancato guadagno però non può rimborsarlo nessuno.

Cosa ne pensa della protesta che starebbe montando fra gli autotrasportatori che lamentano la chiusura dei bar e delle aree di servizio alle 18?

Ho fatto notare al Prefetto questo problema. Anche qui c’è bisogno di buon senso. Anziché fare trasporti di 12 ore dove occorre fare più soste, si potrebbero accorciare i tempi. Se il problema è mangiare, si potrebbe ovviare con un panino e se il problema è dove lavarsi le mani, si può ovviare con il gel disinfettante. Il vero problema è evitare di chiudersi all’interno delle proprie responsabilità. Ora più che mai bisogna che ognuno faccia la propria parte. Resti a casa chi può non andare al lavoro e chi può dare una mano al Paese Italia, esca, compatibilmente con tutto.

Lei, come presidente di Confindustria Trapani, che clima percepisce nel nostro territorio?

Un clima pesante di grande preoccupazione. E’ un periodo di grande attesa e ad esempio, chi voleva fare ora un investimento, credo che abbia rallentato un po’. C’è difficoltà anche a contattare gli impiegati delle banche.

Crede che l’aver preso inizialmente sotto gamba gli appelli del governo, abbia avuto una ripercussione su quanto sta accadendo?

Sì, per questo è stato necessario quel provvedimento del presidente del consiglio. Misure drastiche per la salute di tutti.

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