Una biologa siciliana alla guida del team che ha isolato il Coronavirus

redazione

Una biologa siciliana alla guida del team che ha isolato il Coronavirus

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domenica 02 Febbraio 2020 - 19:49

Importante svolta sul fronte del Coronavirus. Un team di biologi del dipartimento di virologia dell’Istituto Spallanzani di Roma, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti in Italia è infatti riuscito ad isolare il virus responsabile dell’infezione. Alla guida della squadra che ha ottenuto questo brillante risultato anche una siciliana, la 57enne ragusana Concetta Castilletti, responsabile dell’Unità che si occupa dei virus emergenti e specializzata in microbiologia e virologia. In passato si è occupato di Ebola, Sars e influenza suina. “Abbiamo cullato il virus e abbiamo avuto anche un po’ di fortuna”, ha affermato all’Ansa. Accanto a lei altre due donne, la campana Maria Rosaria Capobianchi e la giovane ricercatrice “precaria” Francesca Colavita, e due uomini (Fabrizio Carletti e Antonino Di Caro). Parole di encomio sono state pronunciate a riguardo dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal Ministro Speranza e dal governo regionale siciliano.

A questo punto, sarà possibile studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino. La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata già depositata nel database GenBank, ed a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.

Maria Capobianchi, Direttore del laboratorio di Virologia dell’INMI, ha dichiarato: “Il risultato ottenuto oggi è il frutto del lavoro di squadra, della competenza e della passione dei virologi di questo Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze sanitarie nel nostro Paese”. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’INMI, ha aggiunto: “L’isolamento del virus ci permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate”. “Il risultato ottenuto dai nostri virologi – ha concluso Marta Branca, direttore generale dell’INMI – è una ulteriore testimonianza dell’eccellenza scientifica dello Spallanzani, istituto dove la ricerca non è mai fine a se stessa, ma ha come obiettivo ultimo e concreto il miglioramento delle cure per i pazienti”.

Nel frattempo sta per sbloccarsi la situazione per i circa ottanta italiani rimasti bloccati dal 23 gennaio a Wuhan dopo che le autorità cinesi hanno deciso di blindare in entrata e in uscita la città da dove si è propagata l’epidemia di coronavirus. Tra loro anche la 26enne studentessa castelvetranese Laura Turdo. Una settantina rientreranno lunedì in Italia con un aereo militare. Alcuni di loro tuttavia hanno scelto di rimanere a Wuhan, per non allontanarsi dai propri familiari cinesi. Per chi torna, da lunedì inizierà la quarantena per assicurarsi che non ci sia la malattia in incubazione. “Nessuno di loro è stato al momento contagiato dal virus”, ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

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Un commento

  1. Gaspare Barraco 3 Febbraio 2020 08:32

    CERVELLI DEL MERIDIONE. Un plauso a questi giovani, però basta cervelli in fuga dalla Sicilia e dal meridione in generale.Quanti cervelli e laureati rimangono in Sicilia?Chiediamoci il perché. Il mondo politico si interroga? Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

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