Operazione “Tierra- Drug War”: condanna in appello per narcotrafficanti

Gaspare De Blasi

Operazione “Tierra- Drug War”: condanna in appello per narcotrafficanti

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giovedì 30 Gennaio 2020 - 11:10

Ieri, 29 gennaio 2020, sono state confermate in appello le condanne, per i fratelli Gaetano e Michele Gregoli, entrambi 12 anni di reclusione e Emanuele Saglimbene, 9 anni e 4 mesi di reclusione.

Sino state ridotte, come afferma una nota ufficiale del comando provinciale dei carabinieri di Trapani, rispettivamente da 16 a 12 anni, da 14 a 10 e da 12 a 9 anni e mesi 4, le condanne per Salvatore Miceli (catturato in Venezuela da personale dell’Arma dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani e dell’Interpol il 20 giugno 2009 dove si trovava latitante dal 2003 quando si era sottratto all’arresto nell’ambito dell’Operazione IGRES che aveva portato alla luce il traffico internazionale di tonnellate di cocaina), Mario Miceli e Michele Decina.

Nonostante la detenzione in carcere Miceli continuava ad interagire con l’organizzazione criminale composta da soggetti sudamericani, palermitani e trapanesi, che organizzavano traffici internazionali di cocaina, importata dalla Colombia, e di cannabis indica, coltivata in piantagioni indoor, per finanziare l’importazione di cocaina.

L’indagine condotta dal 2011 e conclusa nel 2015, denominata “Tierra – Drug War”, da personale del Comando Provinciale di Trapani in collaborazione con il R.O.S. di Palermo, ha permesso di segnalare all’A.G. circa 40 soggetti, alcuni dei quali hanno optato per il rito abbreviato.

Il 21 marzo 2018, il Tribunale di Palermo aveva condannato alcuni di loro a pesanti pene, tra i 10 ed i 16 anni. Il salemitano Salvatore Miceli, già latitante risulta inserito nei primi 30 tra i più pericolosi d’Italia

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