Maxi sequestro di tonno rosso a Pantelleria, Marsala e Palermo

redazione

Maxi sequestro di tonno rosso a Pantelleria, Marsala e Palermo

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venerdì 20 Maggio 2016 - 14:32

Ben 35 esemplari di tonno rosso, per un peso totale di 2541 chili e un valore di 25 mila euro, sono stati sequestrati dalla Direzione marittima di Palermo durante una complessa operazione di controllo sulla pesca illegale di Tonno rosso.
Quattro motovedette e 30 militari della Guardia Costiera sono stati impiegati nelle zone di mare di Pantelleria, Marsala e Palermo.
Sono stati elevati tre verbali amministrativi per un importo totale di 9.000 euro di sanzioni amministrative a carico di altrettanti operatori, e si è provveduto alla confisca dell’intero pescato, parte devoluto in beneficenze e altro venduto all’asta.
In particolare nelle acque a Nord di Pantelleria una motovedetta del Comando locale della Guardia Costiera ha fermato e verbalizzato un motopesca che deteneva a bordo 21 esemplari della pregiata specie ittica senza essere in possesso del previsto permesso speciale.
Stessa sorte è toccato ad un altro motopesca intento a sbarcare 13 esemplari di tonno rosso presso la località Stagnone nel comune di Marsala dove i militari della Capitaneria di porto di Trapani e del locale Ufficio Circondariale Marittimo hanno operato con due motovedette e con pattuglie via terra.
Infine nella serata di ieri, nel Golfo di Palermo un’altra motovedetta ha operato il sequestro di un unico esemplare dal peso di circa 310 Kg catturato illegalmente da una unità da diporto.
ll valore economico del tonno rosso, aumentato considerevolmente nel corso degli ultimi anni dopo l’innalzamento della domanda sul mercato “globale”, ha comportato un’intensa attività di pesca. Per tale motivo la cattura di questo prodotto ittico è consentita secondo un rigido sistema di controllo a favore di un numero ristretto di imbarcazioni in possesso di permesso speciale.
Il commercio illegale di tonno rosso, oltre a determinare una ulteriore diminuzione dello stock ittico, comporta inoltre il mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici nonché palesi violazioni in materia igienico-sanitaria, evasione fiscale e danno economico agli operatori della pesca che svolgono le attività di pesca del tonno rosso nel rispetto delle regole.

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