Inchiesta “Spese pazze all’ARS”, concluse le indagini per 14 deputati

Chiara Putaggio

Inchiesta “Spese pazze all’ARS”, concluse le indagini per 14 deputati

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venerdì 24 Aprile 2015 - 16:41

Ridotte da 600.000 a 22.406,98 euro le contestazioni della Procura di Palermo nei confronti di Giulia Adamo

È stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini a 14 deputati dell’Assemblea regionale siciliana coinvolti nell’inchiesta della Procura di Palermo denominata “Spese pazze all’Ars”. Degli oltre novanta raggiunti dall’avviso di garanzia, ora sono solo 14 – e sono tutti capigruppo – quelli ai quali è stato notificato l’avviso delle indagini concluse: Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Antonello Cracolici, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola Leanza, Nicola D’Agostino, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini, Cataldo Fiorenza, Salvatore Pogliese e Cateno De Luca. La posizione degli altri indagati è stata stralciata. In alcuni casi si profila sin d’ora la richiesta di archiviazione. Per altri, invece, si sarebbero rese necessarie altre indagini.

L’ipotesi di reato per i capigruppo è di peculato. Prima dell’avviso di conclusione indagini, che solitamente precede la richiesta avanzata dalla Procura, di rinvio a giudizio, l’ex sindaco di Marsala Giulia Adamo si è sottoposta ad un interrogatorio che si è tenuto lo scorso febbraio, per circa tre ore, innanzi ai sostituti procuratori Sergio De Montis e Luca Bettineri e a diversi ufficiali della Guardia di Finanza. In tutta la vicenda Giulia Adamo è stata assistita dagli avvocati Luigi Cassata e Giuseppe Cavasino. “Dalla lettura dell’atto notificatomi – ha detto Giulia Adamo –, non posso non constatare che rispetto ai 600.000 euro inizialmente contestati, mi vengono oggi contestati circa 22.406,98 euro, per spese non certo personali, ma legittimamente sostenute in cinque anni esclusivamente per le finalità per le quali tali somme erano attribuite dalla Regione ai tre Gruppi parlamentari che ho presieduto (Gruppo misto- PDL Sicilia poi FLI – UDC). Sono assolutamente serena e fiduciosa, perché sicura della correttezza del mio operato. Fornirò alla magistratura tutti i chiarimenti necessari, integrando quelli già resi in sede del mio primo interrogatorio, al quale, tengo a precisare, mi sono sottoposta, senza esitazioni, perché non ho nulla da nascondere”.“L’onorevole Adamo non ha commesso alcun reato, né si è mai appropriata di somme a fini personali – ha aggiunto l’avvocato Cassata –.Adesso prenderemo visione degli atti d’indagine e definiremo la linea difensiva che condurrà alla dimostrazione dell’insussistenza di qualsiasi ipotesi di reato contestata”.

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