Processo per “falsa cieca”, depongono due oculisti ausiliari di pg

Chiara Putaggio

Processo per “falsa cieca”, depongono due oculisti ausiliari di pg

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venerdì 10 Ottobre 2014 - 18:33

“La commissione medica si è espressa non solo sulla vista, ma anche sulla postura e la capacità di orientarsi”

Due oculisti, nominati come ausiliari di pg, sono stati ascoltati nell’ultima udienza del processo che vede alla sbarra cinque medici accusati, a vario titolo, di truffa aggravata e induzione in errore per il reato di falso, in quanto, secondo l’Accusa avrebbero responsabilità per l’ottenuta pensione d’invalidità ad una falsa cieca. Nel dettaglio sono stati chiamati a testimoniare il dottor De Vita e il dottor Scaglione. “Talvolta un paziente patologicamente molto grave può riuscire a fare molto più di quanto lo si ritiene capace di fare, soprattutto nei suoi ambienti – ha detto Scaglione  -. Negli ambienti conosciuti riesce anche ad essere autonomo, come ad esempio a casa”. Testi indicati nella lista del pm che hanno fornito dichiarazioni di natura tecnica anche se hanno fatto riferimento ai documenti e ai filmati che riguardavano i primi la relazione dei medici e i secondi delle immagini che immortalavano la donna mentre svolgeva alcune attività, tra cui spazzare a terra e giocare a carte. “La commissione – ha aggiunto l’oculista – si è espressa non solo sulla vista, ma anche sulla postura e capacità di orientarsi. La signora però è certamente cieca relativa. Nel verbale i medici hanno avuto qualche dubbio sul fatto che vedesse più di quanto precedentemente dichiarato”. Il processo vede alla sbarra Gaspare Lucio Casano, di 64 anni, Saverio Urso, di 57 anni, Andrea Farina, di 60 anni e Francesco Salvatore Pellegrino, di 59 anni, componenti della commissione medica che ha visitato Giuseppa Rita Amato, di 74 anni, che ha percepito la pensione di invalidità anche in ragione della consulenza di un altro oculista, Salvatore La Valle, di 60 anni. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2006 al 2008. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dall’avvocato difensore Stefano Pellegrino e da Maurizio D’Amico: “la commissione dei medici aveva disposto la sospensione della pensione, poi il giudice del lavoro, accogliendo il ricorso della donna, ha disposto l’erogazione. Nell’ultima udienza è stato detto che le azioni della donna erano compatibili con quanto dichiarato dai medici”. La prossima udienza si terrà il primo dicembre.

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