Confiscati beni e capitali al cognato di Matteo Messina Denaro. Oggi riapre l’ipermercato alimentare dell’ex gruppo 6 Gdo

Vincenzo Figlioli

Confiscati beni e capitali al cognato di Matteo Messina Denaro. Oggi riapre l’ipermercato alimentare dell’ex gruppo 6 Gdo

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giovedì 25 Settembre 2014 - 11:08

Proprio nella giornata che sancisce la riapertura dell’ipermercato alimentare del Centro commerciale “Belicittà”, la Direzione Investigativa Antimafia ha inferto un nuovo colpo al patrimonio del clan Messina Denaro.

Accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani ha disposto la confisca dei beni e del capitale sociale delle aziende di Vincenzo Panicola, marito di Anna Patrizia Messina Denaro, cognato del boss latitante e figlio del defunto patriarca mafioso. Attualmente detenuto, Vincenzo Panicola è inoltre considerato uno dei componenti del mandamento mafioso di Castelvetrano, assieme a Matteo Messina Denaro, Filippo Guttadauro, Leonardo Bonafede e Franco Luppino.

L’uomo aveva portato avanti negli anni una serie di attività imprenditoriali: con la Vieffegi Service srl garantiva la pulizia all’interno dei locali del centro commerciale “Belicittà” gestito dal Gruppo 6 Gdo di Giuseppe Grigoli, il “re della distribuzione alimentare” a sua volta condannato per associazione mafiosa e ritenuto prestanome di Matteo Messina Denaro. Ma l’attività di Panicola si estendeva anche al settore dell’energia elettrica, dell’edilizia e dei lavori stradali. In ragione di ciò, il provvedimento di confisca comprende i beni e il capitale sociale della Vieffegi Service srl, della Vieffegi Impianti srl, della So.Ro.Pa. Costruzioni srl e il compendio aziendale della ditta Messina Denaro Anna Patrizia srl, operante nel settore olivicolo. Con l’odierno provvedimento sono stati inoltre confiscati rapporti bancari e un’autovettura, per un valore complessivo di alcune centinaia di migliaia di euro.

E mentre la Dia e le forze dell’ordine continuano la loro attività di indagine alla ricerca del boss latitante Matteo Messina Denaro, lo Stato sta cercando di dare risposte anche alla comunità di Castelvetrano, e in particolare ai lavoratori del gruppo 6 Gdo, dopo il fallimento. Oggi pomeriggio  alla presenza del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e delle più alte cariche istituzionali della provincia di Trapani, verrà riaperto l’ipermercato alimentare presso il Centro Commerciale “Belicittà”, dove verranno ricollocati i primi quaranta dipendenti. Nell’occasione, l’Agenzia Nazionale per la gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati renderà noto il programma di riapertura dell’intera rete vendita ed il piano delle assunzioni di altri ex dipendenti del gruppo e comunicherà le ultime notizie riguardo la destinazione all’affitto senza oneri del ramo di azienda “Olio & Oliva” ad una cooperativa di ex lavoratori della stessa società.

“Dopo anni di lotte e di incessante azione sindacale da oggi inizia per i 36 dipendenti del punto vendita Interspar del centro commerciale Belicittà di Castelvetrano un nuovo percorso lavorativo all’insegna della legalità a dimostrazione che non è la mafia a dare lavoro ma lo Stato in tutte le sue articolazioni” afferma il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona.

Per la Cgil l’accordo raggiunto, tra la Esse Emme Srl e l’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, anche per la riapertura degli altri 31 punti vendita rappresenta un ulteriore e importante passo in avanti verso la risoluzione definitiva della vicenda anche se è necessario continuare a lavorare per alcuni dipendenti del Cedi – il Centro distruzione – che non saranno, in questa fase, assunti nella rete vendita.

“Il percorso intrapreso – ha concluso il segretario Cutrona – consentirà di rimettere sul mercato tutti i punti vendita ma la scommessa sarà vinta solo quando l’ultimo lavoratore dell’intero gruppo e dell’indotto sarà riassunto”.

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