Già condannata per esercizio abusivo della professione, sedicente fisioterapista dovrà rimborsare ex paziente

Chiara Putaggio

Già condannata per esercizio abusivo della professione, sedicente fisioterapista dovrà rimborsare ex paziente

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martedì 08 Luglio 2014 - 18:41

Il Tribunale civile ha decretato a suo carico il pagamento di 10mila euro nei confronti della signora Filomena Ferrara

Si è conclusa la causa civile connessa alla vicenda penale che vedeva accusata Palma Pascariello, già imputata per esercizio abusivo della professione ai danni di un’anziana. Si tratta di una sedicente fisioterapista  originaria della provincia pugliese, che negli anni che vanno dal 2002 al 2007 avrebbe svolto a Marsala l’attività di fisioterapia senza essere abilitata. Il processo ha preso le mosse dalla denuncia di un’anziana, Filomena Ferrara, oggi 80enne, assistita dall’avvocato Salvatore Fratelli. Ebbene nel 2007 la pensionata si è rivolta alle forze dell’ordine per segnalare il danno subito. Secondo quanto riferito dall’avvocato Fratelli la signora Filomena ha conosciuto la donna quando l’anziana era ricoverata in ospedale per una frattura al femore. Qui la sedicente fisioterapista si sarebbe offerta di effettuare, dopo le dimissioni dall’ospedale, la riabilitazione domiciliare alla pensionata. Ne sarebbe seguito un rapporto durato diversi anni durante il quale – secondo quanto rilevato dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza – la signora Pascariello avrebbe anche rilasciato delle fatture non corrispondenti alle reali entrate. A questo, secondo l’accusa si aggiungerebbe il fatto che esistono dei titoli cambiari, rilasciati dalla parte offesa, che in sede penale si è costituita parte civile, per circa 24mila euro e altri due, di circa 16mila euro che la donna avrebbe mandato in protesto mettendoli in esecuzione e avviando il pignoramento del quinto della pensione della signora Filomena. Palma Pascariello lo scorso autunno è stata condannata a due mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali, nei giorni scorsi si è concluso anche il processo civile che scaturisce proprio dal fatto che la donna avrebbe messo in esecuzione i titoli cambiari che riguardano somme per circa 11mila euro. L’avvocato Fratelli ha presentato opposizione all’atto di precetto. Il giudice civile Tiziana Barone, dopo aver ascoltato le parti e i testimoni, ha acquisito gli atti di indagine delle Fiamme Gialle, ha annullato i titoli cambiari e decretato per la donna il pagamento di 10mila euro e delle spese processuali.

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