L’inchino

Claudia Marchetti

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L’inchino

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lunedì 07 Luglio 2014 - 17:20

Gli stretti rapporti tra Chiesa cattolica e mafia non sono certo nati ieri: i mafiosi hanno sempre fatto uso di simboli e riti religiosi. Non per niente il regista Pif ha esordito nel suo film “La mafia uccide solo d’estate” con la figura di un prete-mafioso alla cui vista il piccolo protagonista ha pronunciato la sua prima parola: “mafia”. Un destino che lo ha segnato irrimediabilmente. Un altro segnale importante, è arrivato da Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria, paesi da dove di rado giungono notizie e quelle che arrivano hanno a che fare con la ‘ndrangheta. Anche questa è una storia mafiosa ma che potrebbe portare ad un lieto fine. Giorni fa nella frazione Tresilico di Oppido, si è svolta la processione della Madonna delle Grazie. Tutto nella norma se non fosse che il Simulacro si è fermato per circa 30 secondi nei pressi della casa di Peppe Mazzagatti, condannato all’ergastolo per omicidio ed associazione a delinquere. “L’inchino”, l’hanno chiamato i principali network e quotidiani nazionali. Un gesto però che se da un lato ha visto l’atteggiamento ossequioso di alcuni, tra cui parroci ed amministratori, dall’altro ha segnato la riprovazione da parte dei Carabinieri in servizio che si sono allontanati in segno di protesta, mentre alcuni loro colleghi hanno documentato quanto stava accadendo, stilando una relazione che verrà inviata alle autorità competenti. I militari non sono soli: il procuratore aggiunto della Dda di Reggio, Gratteri, ha manifestato loro solidarietà puntando il dito sui vescovi della Regione. E pensare che il Papa qualche settimana fa era stato in Calabria ed aveva avuto parole di scomunica per i mafiosi. Ma qui il problema più grave non è tanto l’atteggiamento degli uomini di mafia da cui non c’è nulla da aspettarsi, quanto il comportamento degli uomini di chiesa su cui ritengo che vadano presi dei provvedimenti. Se la morte di padre Puglisi ha insegnato qualcosa, è il momento di attuarlo, affinchè nessuno si inchini più alla volontà mafiosa e affinchè questo non sia un gesto di scherno nei confronti di Papa Francesco.

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