Porto di Marsala: ancora promesse, servono soluzioni concrete
Marsala – Il tema del porto di Marsala torna al centro del dibattito politico, con nuove dichiarazioni che riaccendono lo scontro tra maggioranza e opposizione. A intervenire stavolta è Leonardo Curatolo, esponente e leader del movimento Marsala Futura, che critica duramente le recenti affermazioni del sindaco Massimo Grillo.
Secondo Curatolo, le parole del primo cittadino – tra ringraziamenti e ipotesi di una futura bozza progettuale – mostrano chiaramente che, nonostante gli anni trascorsi, Marsala resta priva di un vero progetto per il suo porto. “Siamo ancora ai preliminari”, afferma, “ed è questo il risultato dopo tutto questo tempo?”
Porto di Marsala tra burocrazia e ostacoli strutturali
La proposta attuale per il porto di Marsala prevede un intervento da 61 milioni di euro, un investimento ingente che, a detta di Curatolo, rischia di rimanere sulla carta. “Si va a sbattere contro un muro fatto di burocrazia e di competenze sovracomunali, da Palermo a Trapani”, spiega il leader di Marsala Futura.
Un progetto di questa portata, secondo quanto evidenziato, comporterebbe tempi di realizzazione compresi tra i 3 e i 6 anni, con molte incognite legate anche alle caratteristiche dei fondali marini.
Curatolo: “Serve un porto turistico, come a Capo d’Orlando”
Curatolo propone un’alternativa chiara e diretta: puntare su un porto turistico moderno, ispirato a modelli già funzionanti come quello di Capo d’Orlando o di alcune località greche. Un progetto di questo tipo, secondo lui, sarebbe più economico e più rapido da realizzare, con un investimento massimo di 15 milioni di euro e tempi stimati in circa 18 mesi.
Una soluzione che permetterebbe non solo di rilanciare l’immagine della città, ma anche di attrarre yacht, scafi, armatori e diportisti, portando lavoro e nuove opportunità economiche in tempi certi.
La fuga degli armatori: “Marsala perde competitività ogni anno”
“Ogni anno – afferma Curatolo – perdiamo armatori, diportisti e piccole realtà locali, che preferiscono porti greci o altri approdi dove trovano servizi migliori e costi più accessibili.”
Questa emorragia di opportunità, secondo il leader di Marsala Futura, rappresenta un danno strutturale per l’economia turistica della città. Curatolo invita l’amministrazione a smettere di inseguire sogni da 61 milioni e ad abbracciare un approccio pragmatico, basato su ciò che è possibile realizzare davvero, in tempi brevi e con risorse realistiche.
Speriamo che il confronto politico possa portare finalmente a una scelta chiara e attuabile per il futuro del porto di Marsala.
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