Accuse molto gravi sono state contestate ad un ex assessore di Marsala. L’uomo, che fu per un periodo assessore della Giunta dell’allora sindaco Renzo Carini, e che adesso è fuori dalla scena politica, è infatti accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il Giudice per le Indagini Preliminari Francesco Parrinello ha applicato, su richiesta della Procura di Marsala, la “misura coercitiva” del “divieto di avvicinamento” a tutti i luoghi (abitazione, scuola, luoghi di lavoro, etc.) frequentati dalle “persone offese”. Nulla a che vedere però con la sua breve esperienza amministrativa. L’uomo infatti è accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti dei due figli maschi, uno di 20 e l’altro di quasi 16 anni. Da questi, come disposto dal magistrato, si dovrà mantenere a distanza adeguata (non inferiore a 150 metri) ad impedire ogni forma di contatto. I due figli nei mesi scorsi sarebbero stati più volte presi a schiaffi e pugni. E in alcune circostanze anche a testate in fronte. Altre volte sarebbero stati colpiti con lanci di oggetti. E in una occasione, uno dei due fu persino preso a frustate in varie parti del corpo. Al più piccolo dei due figli, alla fine dello scorso luglio, con un pugno, l’uomo provocò un trauma facciale e la micro-perforazione del timpano dell’orecchio destro. Lesioni che i medici giudicarono guaribili in 20 giorni. L’indagine, condotta dalla sezione di polizia giudiziari della Guardia di finanza della Procura, è stata coordinata dal procuratore Vincenzo Pantaleo e dal sostituto Federico Panichi. “L’accusa – sostengono gli avvocati difensori Renzo Carini e Stefano Pellegrino – trova la sua ragione nei contrasti di natura personale ed economica sorti tra il nostro assistito e la denunciante ex moglie nel corso del procedimento per separazione giudiziale”.
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