L’occasione di incrementare il turismo a Marsala è stata fornita recentemente dall’opera monumentale “Help” installata nell’isola di Mozia dall’artista di fama mondiale Maria Cristina Finucci. E’ una tappa del progetto artistico chiamato Wasteland che affronta il problema delle estese chiazze di rifiuti plastici dispersi negli oceani del nostro pianeta. Nel caso specifico si tratta di cinque milioni di tappi di plastica colorata usati, che sono stati racchiusi in gabbie metalliche e disposti in modo da formare la parola HELP su una superficie di 1500 metri quadri nella zona archeologica di Mozia, l’opera è visibile di giorno e di notte ai passeggeri degli aerei che sorvolano la Sicilia nord occidentale.
Finucci
Al di là della indubbia valenza artistica realizzata dalla Finucci, con intenti ambientalistici e di forte messaggio ecologico per sensibilizzare sull’inquinamento dei mari invasi dalla plastica, mi chiedo cosa ha fatto e fa il Comune per diffondere questa iniziativa ai cittadini e ai turisti. Se la politica del turismo è negli interessi della nostra Amministrazione Comunale, non basta aver disposto su Facebook, nella pagina istituzionale della Città di Marsala, un link con l’Ansa per dar voce a questa notizia, è necessario attivarsi tramite altri canali. Questa installazione sarà visibile fino all’8 gennaio e dunque cosa sta facendo l’Amministrazione per attivare interventi di accoglienza e di promozione a vantaggio di questo evento turistico? Potrebbe essere davvero una splendida occasione, ed è importante “cogliere l’attimo”, per convogliare il turismo a Marsala, non pretendo certo che si possa raggiungere un numero di visitatori tale da essere paragonato all’opera di Land Art “The floating piers” installata dall’artista Christo sul lago d’Iseo (che ha registrato 1 milione e 200mila persone), tuttavia moltissimi turisti dalla Sicilia, e perché no dall’Italia e dall’intero pianeta, potrebbero arrivare a Marsala, città dell’omonimo vino (famoso al mondo), città nella quale poter visitare la nave Punica e la laguna dello Stagnone, immersa nella quale regna Mozia con l’installazione di un’artista di primo piano.
Maria Grazia Sessa