“Cibi afrodisiaci tra mito e scienza” è il tema della conferenza che si è tenuta a Marsala nei giorni scorsi. L’incontro, organizzato dall’associazione culturale “Sapori e colori”, presieduta da Anna Caliò, si è tenuto presso il locale Kibar e ha visto la presenza di un nutrito pubblico attento e interessato. Hanno relazionato alla conferenza: la professoressa Flavia Palumbo, che ha parlato del “Rapporto tra cibi afrodisiaci e mito”, un excursus storico tra riti e tradizioni partendo dal mondo antico e quindi dalla dea Afrodite per arrivare alla nascita del Tempio di Venere ad Erice (oggi castello di Venere). Un’analisi delle piante sacre e dei cibi tipici della tradizione classica, tra cui la rosa, il mirto, la mela, il papavero, lo zafferano, la salvia, lo zenzero, il lampone, le ostriche, i crostacei, utilizzati nell’antichità per preparare cibi afrodisiaci. Una relazione, quella di Flavia Palumbo, che si è riallacciata alla cucina moderna proponendo al pubblico anche le ricette per realizzare ottimi piatti con questi ingredienti. La seconda relatrice della conferenza è stata Anna Caliò, che invece ha analizzato il tema dal punto di vista scientifico. “Esistono i cibi afrodisiaci?”, questo è l’interrogativo che la dottoressa Caliò si è posta: “Nella maggior parte dei casi – ha detto – non esistono sostanze in cui sia stato dimostrato l’effetto afrodisiaco ad eccezione di alcune spezie e molluschi. L’effetto sarebbe legato più alle modalità in cui il cibo viene consumato, cioè l’atmosfera, l’intimità, che ad un processo chimico nel nostro organismo”.
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