2.050 stecche di sigarette di contrabbando rinvenute all’interno di un’abitazione di Petrosino:
questo è l’esito di una operazione condotta dai finanzieri della Compagnia della Guardia di
Finanza di Marsala. A finire sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri è stata una villetta,
del centro abitato di Petrosino, dove risiede una insospettabile cittadina italiana, originaria
di Marsala, G.R. di anni 43, titolare di un noto negozio di articoli casalinghi, unitamente
ad un cittadino tunisino, N.Z. di anni 33. Nell’abitazione perquisita dalle Fiamme Gialle lilibee sono stati rinvenuti, 410 kg di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, marca “Pine Blue”, di origine sud coreana. Le operazioni di polizia hanno consentito di rinvenire, inoltre, nella stanza in uso al soggetto tunisino, oltre € 13.200 in contanti, probabilmente proventi dell’attività di commercio anbusivo. La merce era stata abilmente occultata all’interno di sacchi neri, a loro volta ulteriormente celati da sacchi di iuta. I due soggetti sono stati ritenuti entrambi responsabili del reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri. In particolare, il tunisino, già gravato da precedenti specifici, è stato tratto in arresto e successivamente condannato. Dopo aver optato per il patteggiamento della pena, a 10 mesi e 20 giorni di reclusione, oltre al pagamento di € 900.000 di multa. La donna italiana è stata denunciata a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Marsala. L’operazione è il frutto della costante attività investigativa che la Guardia di Finanza pone in essere ai fini del contrasto dei traffici illeciti in genere e del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, in particolare.
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