E’ stato inaugurato questa mattina il percorso archeologico subacqueo custodito nel tratto di mare antistante il Lungomare Salinella, in prossimità del Circolo Velico. In zona Punta D’Alga nell’area marina che era l’antico Porto di Lilybeo è stato tra l’altro ritrovato un relitto del III-II secolo a.C. Ad illustrare l’iniziativa il soprintendente del mare Sebastiano Tusa che ha sottolineato la rilevante importanza archeologica del “molo di sbarramento” collocato nel 1500 a difesa di incursioni dal mare. “Un’iniziativa che accresce l’offerta turistica di Marsala, da tutelare e far conoscere”. ha detto il sindaco Di Girolamo.
“Marsala si arricchisce di un nuovo sito che è già inserito nel progetto transfrontaliero Culturas – ha affermato Tusa – Mi auguro che questa iniziativa venga tutelata nei giusti modi, resa fruibile e soprattutto idoneamente comunicata”.
Al progetto ha lavorato il “Club per l’Unesco”, che ha come mission la valorizzazione del territorio. “Abbiamo fatto luce su questa iniziativa – ha affermato la presidente Cesarina Perrone – che ora, grazie all’intervento di Comune e Soprintendenza, si colloca tra le risorse patrimoniali più importanti della nostra città. Per questo successo, ringrazio in particolare l’assessore Clara Ruggieri, nonchè quanti hanno collaborato e creduto all’iniziativa”. A questa, infatti, hanno dato il proprio contributo Associazioni e Club del territorio, il periodico “Il Vomere”, nonché la Proloco presieduta da Bice Marino e quella diretta da Mario Ottoveggio che ha anche messo a disposizione l’imbarcazione per la visita allo sbarramento. “Oggi si completa un percorso importante per la valorizzazione e la fruizione di un luogo di grande valenza storica, culturale e turistica – ha sottolineato il deputato regionale Antonella Milazzo – Dare a cittadini e turisti la possibilità di visitare l’unico porto fenicio-romano rimasto intatto in tutto il Mediterraneo, significa arricchire sensibilmente l’offerta turistica della nostra città. Un ringraziamento alla Soprintendenza del Mare, con il Soprintendente Sebastiano Tusa, e a tutte le associazioni che, in questi anni, hanno contribuito a fare conoscere un sito unico al mondo. Auspico che adesso il percorso subacqueo venga pubblicizzato e inserito negli itinerari turistici e che Punta d’Alga venga resa fruibile per la balneazione, diventando la nostra spiaggia in città”.
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