Ancora corruzione e tangenti nella Sanità siciliana, emesse 12 misure cautelari

redazione

Ancora corruzione e tangenti nella Sanità siciliana, emesse 12 misure cautelari

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martedì 02 Dicembre 2025 - 10:17

Nuove ombre sulla Sanità siciliana. I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa, a seguito degli interrogatori preventivi, dal G.I.P. presso il Tribunale del capoluogo nei confronti di 12 soggetti, indagati a vario titolo per i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Nel dettaglio, tutti gli indagati sono stati destinatari di misure interdittive e, tra questi, cinque sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di firma. Le attività investigative – condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sotto l’egida e il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Palermo – hanno consentito di far luce su casi di malaffare connessi all’indizione e alla gestione di gare d’appalto del valore complessivo di oltre 200 milioni di euro varate da alcune tra le principali strutture sanitarie regionali.

Il complesso degli elementi raccolti ha evidenziato il coinvolgimento, nelle trame illecite ricostruite, di manager pubblici, imprenditori, professionisti e faccendieri tutti a vario titolo implicati nelle dinamiche di manipolazione delle procedure di aggiudicazione. In tale contesto, in più occasioni sarebbe stata accertata l’anticipazione dei documenti di gara, la condivisione di informazioni riservate concernenti le determinazioni delle stazioni appaltanti, nonché la materiale predisposizione dei capitolati e dei disciplinari tecnici con l’intervento diretto dei referenti delle imprese da avvantaggiare. Sarebbero stati ricostruiti, altresì, accordi corruttivi che prevedevano l’elargizione di tangenti per centinaia di migliaia di euro, determinate nel loro importo in misura percentuale rispetto al valore delle commesse e, in molti casi, mascherate da fittizie prestazioni di consulenza. Al riguardo, nel corso delle indagini sono state monitorate e documentate plurime dazioni di denaro contante, il cui ammontare complessivo, pari a 47.820 euro, è stato oggetto del sequestro preventivo disposto da G.I.P.

Le tangenti, dissimulate nel corso delle conversazioni intercettate utilizzando un linguaggio criptico che faceva rimando alla consegna di generi alimentari, avrebbero visto quale destinatario, ancora una volta, un noto professionista palermitano, fulcro del sistema corruttivo accertato e già titolare di importanti incarichi pubblici. L’odierna attività di servizio testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno profuso dalla Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, nel contrasto ad ogni forma di illegalità e di corruzione che altera le regole della sana competizione tra imprese, danneggia gli onesti e fa aumentare i costi dei servizi pubblici a danno della loro efficienza. Si evidenzia che i provvedimenti in parola sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare e, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

Vicenda Sciacchitano

La nuova operazione dei finanzieri a poche ore dalla vicenda del commercialista Ninni Sciacchitano che secondo la Procura di Palermo incassava tangenti per agevolare imprese negli appalti pubblici e sarebbe il perno centrale di una “complessiva gestione degli appalti del settore sanitario regionale caratterizzata dall’esistenza di forme di corruzione sistemica, alimentate dalla pericolosa convergenza di interessi fra dirigenti pubblici, esponenti politici, imprenditori del settore sanitario operanti in ambito nazionale e loro collaboratori, legati da logiche di pericolosa contiguità”. Inoltre questo caso si lega alla vicenda di corruzione che ha travolto Totò Cuffaro, in quanto Sciacchitano poteva aver condizionato le scelte dell’ex manager dell’ospedale Civico di Palermo Roberto Colletti che è uno dei 18 indagati nell’inchiesta sul leader della DC.

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