Cna Trapani: “Le imprese artigianali stanno morendo schiacciate dalle tasse”

Gaspare De Blasi

Cna Trapani: “Le imprese artigianali stanno morendo schiacciate dalle tasse”

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sabato 27 Settembre 2025 - 06:01

Disamina del sindacato sulla situazione del settore in provincia di Trapani.

Le imprese della provincia di Trapani versano in imposte e contributi  per oltre il 50%: in pratica devono lavorare 193 giorni all’anno solo per coprire il peso fiscale. Questo significa che il cosiddetto “Tax Free Day” – il giorno in cui l’azienda inizia idealmente a guadagnare per sé stessa- scatta soltanto l’11 luglio. Lo si evince dai dati della settima edizione dello studio “Comune che vai fisco che trovi”, relativo al 2024 e realizzato dall’Osservatorio sul fisco della CNA nazionale. “Il documento – afferma una nota della Cna – fotografa perfettamente l’elevato livello di pressione fiscale cui devono far fronte le imprese italiane, e che inevitabilmente rallenta la loro crescita”.

“Il rapporto individua un complesso paniere di tasse e tributi nazionali, regionali e locali, differenziando tra Irpef, addizionale Irpef regionale e comunale, Irap, Imu, Tassa sui rifiuti e Tasi, evidenziando inoltre le differenze tra territori e territori in ragione della pressione esercitata dagli enti locali. Questi numeri mettono in luce una situazione che da anni penalizza le piccole realtà imprenditoriali della provincia- dichiarano Giuseppe Orlando e Francesco Cicala, Presidente e Segretario di CNA Trapani-. La pressione fiscale, così strutturata, ostacola non solo la crescita, ma anche la sopravvivenza delle imprese, soprattutto di quelle artigiane e commerciali che costituiscono uno degli assi portanti dell’economia del nostro territorio”.

Per il sindacato degli artigiani fare impresa nel nostro territorio è un vero e proprio atto di coraggio.A fronte di tasse altissime, gli imprenditori devono fare i conti anche con l’assenza di infrastrutture adeguate e con servizi ai minimi termini, a partire dai trasporti, per altro penalizzati dalla condizione di insularità, che comporta costi logistici più alti e un minore accesso a risorse e opportunità. Non è un caso se ben 12 mila giovani all’anno abbandonano la Sicilia. È necessario promuovere soluzioni sostenibili- concludono i vertici provinciali della provincia di Trapani della CNA- che puntino ad una maggiore equità, al fine di favorire occupazione, investimenti e sviluppo locale. Le nostre imprenditrici e i nostri imprenditori meritano un fisco più leggero ed equo”.

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