Anche il partito Sinistra Italiana interviene sulla vicenda che vede Birgi come base di F35. L’annuncio della nascita nello scalo trapanese del Polo Internazionale di Addestramento per i caccia F-35, gemello della Luke Air Force Base in Arizona – unica altra base al mondo destinata a tale funzione – impone al nostro territorio una riflessione seria e collettiva. Sinistra Italiana ricorda che “… l’esperienza statunitense dimostra con chiarezza gli impatti devastanti delle basi addestrative per gli F35. In Arizona, attorno alla Luke Air Force Base, la popolazione è costretta a convivere con una serie di gravi conseguenze: l’inquinamento idrico, dovuto alla presenza di sostanze tossiche e persistenti legate alle attività militari, ha avuto effetti pesanti sulla salute pubblica; il valore degli immobili nelle aree attraversate dalle traiettorie di volo è crollato, perché il rumore assordante rende difficile la vita quotidiana; infine, città come El Mirage hanno visto oltre il sessanta per cento del loro territorio vincolato e penalizzato dallo ‘spettro del rumore’ e dai rischi di incidente aereo, con pesanti limitazioni allo sviluppo urbano ed economico“, dicono a gran voce Pierpaolo Montalto e Manuela Parrocchia, segretari regionali di Sinistra Italiana Sicilia e Antonella Parisi di SI Trapani.
Paura per i danni acustici e ambientali delle zone della Riserva
“Non possiamo permettere che lo stesso copione si ripeta a Trapani e nel territorio circostante”, affermano. La presenza di una base F-35 a Birgi non riguarda solo il rumore e l’inquinamento acustico che colpiranno direttamente quartieri e frazioni limitrofe all’aeroporto oltre che la città di Trapani, ma anche il rischio di danni irreversibili allo Stagnone e alle Saline, ecosistemi di pregio internazionale e habitat di specie protette, oltre al depotenziamento dell’aeroporto civile – vero motore del turismo e dello sviluppo locale – che verrebbe inevitabilmente subordinato alle esigenze militari. “È inaccettabile che cittadini e amministrazioni locali non siano coinvolte in decisioni di tale portata per il proprio futuro. I trapanesi hanno il diritto e il dovere di conoscere e valutare questi impatti prima che sia troppo tardi. Per questo non possiamo limitarci ad affrontare la questione come un semplice bilanciamento fra investimenti militari ed eventuali ricadute economiche: il tema è innanzitutto etico, politico e sociale. Il nostro territorio, già oggi avamposto strategico per NATO e Stati Uniti, rischia una crescente militarizzazione che mette in secondo piano il diritto dei cittadini a uno sviluppo sostenibile fondato su cultura, turismo, innovazione e pace”, dicono a gran voce.
L’esempio di Trapani e il no deciso di Sinistra Italiana
Il Consiglio comunale di Trapani, a tal proposito, con l’Ordine del Giorno approvato il 27 giugno 2025, ha già tracciato il suo indirizzo: la città deve impegnarsi per la pace e il disarmo, per la riconversione civile ed economica dei territori segnati dalla presenza di servitù militari, e per la difesa dei diritti umani in ogni scenario internazionale, come dimostrato dalla presa di posizione sulla tragedia di Gaza. In linea con questa visione, il segretario regionale Pierpaolo Montalto dichiara: “Ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione alla realizzazione di questa base militare, l’ennesima in Sicilia, terra di accoglienza e di convivenza da millenni, che ripudia la guerra e non vuole partecipare in alcun modo alle guerre che si moltiplicano nel mondo, in Europa e nel Mediterraneo, a cominciare dal genocidio del popolo palestinese“.
SI: “Urgente una valutazione ambientale sullo Stagnone e sulla salute”
Sinistra Italiana chiede con forza una valutazione ambientale indipendente sugli impatti degli F-35 sullo Stagnone, sulle Saline e sulla salute dei cittadini, la piena tutela del diritto alla casa e alla qualità della vita dei residenti che vivono entro il raggio di impatto acustico, la salvaguardia del ruolo dell’aeroporto civile di Trapani-Birgi come infrastruttura strategica per il turismo e lo sviluppo locale, che non può essere subordinato alle esigenze militari, e un impegno chiaro di tutti i sindaci dei territori coinvolti a rappresentare in ogni sede istituzionale la contrarietà dei cittadini a nuove servitù militari. Sinistra Italiana e Alleanza Verdi Sinistra, con tutto il gruppo parlamentare di Camera e Senato, presenterà interrogazioni parlamentari urgenti sulla realizzazione della base di addestramento a Birgi.