Trapani, all’ottavo piano del “Sant’Antonio Abate” nascerà il nuovo reparto di Terapia sub-intensiva: 18 posti letto e tecnologie all’avanguardia

Carmela Barbara

Trapani, all’ottavo piano del “Sant’Antonio Abate” nascerà il nuovo reparto di Terapia sub-intensiva: 18 posti letto e tecnologie all’avanguardia

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martedì 02 Settembre 2025 - 06:00

Un reparto nuovo di zecca, moderno e funzionale, sorgerà presto nel cuore dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani. Non in un’ala di futura costruzione, come previsto in origine, ma proprio in cima all’attuale edificio: all’ottavo piano prenderà forma la nuova Terapia sub-intensiva, dotata di 18 posti letto e concepita per dare risposte rapide e concrete ai bisogni assistenziali della comunità.

La svolta è arrivata con la delibera firmata lo scorso 29 agosto dalla commissaria straordinaria dell’Asp di Trapani, Sabrina Pulvirenti, che ha approvato il progetto esecutivo e avviato la gara a procedura negoziata per l’affidamento dei lavori. Il titolo tecnico del provvedimento è eloquente: “Lavori di realizzazione di n. 18 posti di terapia sub-intensiva di Trapani. Approvazione del progetto esecutivo. Indizione di gara a procedura negoziata”. Il valore dell’appalto ammonta a 2 milioni e 819.382 euro, un investimento consistente che si inserisce in un più ampio programma di potenziamento della rete ospedaliera provinciale.

In origine, la Terapia sub-intensiva sarebbe dovuta nascere all’interno di un nuovo corpo di fabbrica a quattro elevazioni, progettato come ampliamento del “Sant’Antonio Abate”. Secondo il progetto, il reparto sarebbe sorto nella prima elevazione parzialmente interrata, mentre gli altri spazi sarebbero stati destinati alla futura Radioterapia.

Tuttavia, i lavori del nuovo padiglione non sono mai partiti e i tempi stringono. Il Decreto Assessoriale n. 882/2024 fissa, infatti, al 31 marzo 2026 il termine ultimo per l’attivazione del reparto. Una scadenza che rischiava di non essere rispettata. Già lo scorso aprile, il direttore amministrativo facente funzioni di direttore generale, Danilo Palazzolo, aveva preso atto delle criticità legate al progetto originario, affidando alla U.O.C. Gestione Tecnica – diretta da Francesco Costa – l’incarico per la progettazione esecutiva e il coordinamento della sicurezza.

Da qui la decisione di puntare su una soluzione immediata e praticabile: sfruttare la disponibilità dell’ottavo piano dell’attuale ospedale, un’area che consente di realizzare in tempi certi un reparto moderno e perfettamente attrezzato, rispettando le scadenze imposte dalla Regione. Il nuovo reparto trapanese non è un intervento isolato: fa parte di un piano complessivo finanziato dal Decreto dell’Assessorato regionale alla Salute del 7 agosto 2024, che mira a rafforzare la capacità di risposta del sistema sanitario provinciale nei settori cruciali dell’emergenza e delle terapie intensive.

Nel dettaglio, oltre ai 18 posti letto di Terapia sub-intensiva al “Sant’Antonio Abate”, il piano prevede l’adeguamento del Pronto Soccorso di Trapani, l’attivazione di 6 posti di Terapia intensiva all’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo e la realizzazione al “Paolo Borsellino” di Marsala di 10 posti di terapia intensiva, 6 di sub-intensiva e l’ampliamento del Pronto Soccorso.

Con l’avvio dei lavori all’ospedale “Sant’Antonio Abate”, la provincia di Trapani compie un passo avanti decisivo verso un sistema sanitario più moderno ed efficiente. Non solo un reparto in più, ma un segnale forte: investire sulla qualità delle cure e sulla tempestività delle risposte significa garantire ai cittadini un’assistenza all’altezza delle sfide future.

Con questa scelta, l’Asp di Trapani compie un’operazione pragmatica: supera un progetto ambizioso ma ancora non fattibile, per garantire invece in tempi certi un servizio cruciale alla popolazione. Un segnale di concretezza che va nella direzione di un’assistenza sanitaria più vicina, moderna ed efficiente.

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