L’atto aggiuntivo al contratto tra la Società Stretto di Messina e la Eurolink per la realizzazione del Ponte sullo Stretto – e dei relativi collegamenti stradali e ferroviari in Sicilia e Calabria – prevede penali sia per la parte pubblica che per i privati in determinati casi che comportino blocchi nel completamento dei lavori.
Le cifre sono incluse nell’atto aggiuntivo al contratto tra la Società Stretto di Messina e la Eurolink per la realizzazione dell’infrastruttura.
L’atto in questione entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la registrazione della Corte dei Conti.
Ponte sullo Stretto, ecco in quali casi sono previste penali
L’atto ingiuntivo prevede penali pari al 5% degli interventi non eseguiti fino a un massimo di quattro quinti del valore del contratto in caso di blocco dei lavori per responsabilità della Stretto di Messina o nel caso di recesso da parte della Società.
La società specifica che si tratta “della metà del valore (10%)”. Il documento prevede, a tutela dell’interesse pubblico, “penali anche a carico del Contraente generale in caso di inadempimenti contrattuali che possono arrivare a superare ampiamente il milione di euro per ogni giorno di ritardo”. In più, è prevista anche una “cauzione di oltre 650 milioni di euro” a garanzia degli impegni del Contraente generale in caso di inadempimento.
La committente dell’opera: “Il contraente generale dovrà pagare un milione di euro per ogni giorno di ritardo e versare una cauzione di 650 milioni”. Bonelli: “Anomala la firma dell’atto in attesa del parere della Corte dei conti”