Con una programmazione che prevede 135 milioni di euro in progetti ritenuti ammissibili, l’Area Urbana Funzionale (FUA) di Trapani si conferma tra le realtà più attive della Sicilia nella trasformazione sostenibile del territorio. Il percorso si inserisce nella cornice della programmazione PR FESR Sicilia 2021–2027 e coinvolge 11 comuni della provincia: Trapani (capofila), Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Petrosino, Misiliscemi, Paceco, Valderice e Buseto Palizzolo. A coordinare la fase di programmazione degli interventi è l’Autorità Urbana di Trapani, che ha avuto il compito di raccogliere, valutare e trasmettere alla Regione Siciliana i progetti elaborati dai comuni. La valutazione finale e l’erogazione delle risorse passano ora agli uffici dei dipartimenti regionali, che dovranno esaminare la graduatoria e attivare le procedure finanziarie necessarie. Lo scorso 11 luglio, la cabina di regia del FUA, guidata dall’ingegnere Orazio Amenta, ha inviato ufficialmente alla Regione la graduatoria dei progetti ammessi e ammissibili, per un totale di circa 135 milioni di euro, di cui 83 milioni già coperti da fondi disponibili. Degli interventi presentati, oltre 85 milioni di euro corrispondono a progetti esecutivi, pronti per essere realizzati in tempi rapidi. Ora tocca alla Regione procedere con l’istruttoria e lo stanziamento delle risorse, seguendo le linee guida comunitarie e regionali del FESR.
A confermare l’urgenza di accelerare l’iter, proprio ieri la Commissione per l’esame delle attività dell’Unione Europea dell’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una risoluzione proposta dal deputato del Partito Democratico Dario Safina. Il documento impegna il Governo della Regione, e in particolare il Presidente, a istituire una task force operativa per garantire l’emanazione dei decreti di finanziamento entro il 30 settembre 2025, così da permettere alle coalizioni territoriali l’espletamento delle gare d’appalto entro il 31 dicembre dell’anno in corso. La risoluzione sottolinea come le Politiche territoriali 2021–2027 rappresentino un modello di sviluppo integrato, basato su fabbisogni omogenei e specifici delle diverse aree geografiche. Per questo motivo, l’approvazione tempestiva dei finanziamenti non è un passaggio tecnico, ma il presupposto fondamentale per trasformare i progetti in opere concrete. Nel capoluogo, l’attenzione si concentra su una nuova idea di mobilità. Tra gli interventi principali spicca il parcheggio multipiano in piazza Martiri d’Ungheria, un nodo strategico che permetterà di alleggerire il centro storico dal traffico quotidiano, offrendo centinaia di nuovi posti auto in una zona ad alta densità commerciale e turistica. A questo si affianca il parcheggio in zona Pala Ilio, fondamentale per migliorare la sosta in una delle aree più frequentate della città, tra impianti sportivi, scuole e abitazioni. Ma Trapani non guarda solo alle auto. Uno dei progetti più innovativi è l’ultimazione della pista ciclabile che unirà il litorale nord a quello sud, un’infrastruttura pensata per connettere le due anime costiere della città e favorire la mobilità dolce. Un asse ciclabile lungo, sicuro e panoramico, che potrà essere utilizzato ogni giorno dai residenti e diventerà una vera attrazione per i turisti. C’è poi la ZTL, la zona a traffico limitato, che grazie ai finanziamenti FUa verrà integrata con sistemi tecnologici di monitoraggio e controllo degli accessi. L’obiettivo è chiaro: ridurre il traffico nel centro storico, migliorare la qualità dell’aria e restituire le piazze e le vie principali a pedoni e attività commerciali. L’assessore ai Lavori Pubblici di Trapani, Vincenzo Guaiana, sottolinea come si tratti di interventi già progettati e pronti a partire: “Abbiamo proposto progetti concreti, condivisi con la cittadinanza e pensati per cambiare davvero il modo in cui si vive la città. Non è una teoria, ma un piano attuabile, con benefici visibili già nel breve termine”.
Marsala presenta il maggior numero di progetti, spaziando dal recupero urbano al trattamento delle acque, dall’efficienza energetica degli edifici pubblici al turismo sostenibile. Forte è la vocazione ambientale, testimoniata da interventi per la tutela del litorale e la promozione dell’economia circolare, insieme a una marcata attenzione al miglioramento della qualità della vita urbana. Il Comune di Erice ha investito principalmente in interventi sulla sicurezza scolastica, sul risparmio energetico e sul rafforzamento dei servizi pubblici, senza trascurare la mobilità green. Il binomio “qualità urbana – protezione ambientale” è il cuore delle scelte strategiche del territorio. Mazara punta in modo deciso sulla resilienza climatica e la valorizzazione urbana. Interventi contro il dissesto idrogeologico e progetti di ecoefficienza si affiancano al rilancio di spazi culturali e sociali, configurando una città più sicura, accogliente e tecnologicamente avanzata.
Castelvetrano investe in opere di rigenerazione urbana e nel potenziamento delle infrastrutture sociali. Tra gli interventi prioritari: riqualificazione di aree pubbliche, messa in sicurezza degli edifici e valorizzazione del patrimonio storico con l’obiettivo di rafforzare l’inclusione e la coesione. Il comune di Campobello concentra le risorse sull’efficientamento energetico degli edifici comunali, la rigenerazione di spazi pubblici e la creazione di percorsi ciclopedonali, con un approccio integrato che guarda a mobilità dolce e qualità ambientale. Petrosino propone interventi per il miglioramento degli spazi scolastici, la creazione di aree verdi attrezzate e la digitalizzazione dei servizi comunali. Forte l’attenzione alla qualità urbana e all’inclusione delle fasce più fragili. Il più giovane dei comuni del FUA, Misiliscemi, concentra i suoi sforzi su una mobilità efficiente tra le frazioni, sulla sistemazione di strade e aree pubbliche e sull’attivazione di servizi alla persona nei centri aggregativi diffusi sul territorio. Paceco punta su interventi per la riqualificazione dei quartieri periferici, la creazione di nuovi spazi per lo sport e il potenziamento dell’illuminazione pubblica, integrando sostenibilità e vivibilità urbana.
A Valderice il piano d’azione prevede la ristrutturazione di edifici pubblici, l’adeguamento di infrastrutture per l’accessibilità e la messa in sicurezza delle vie urbane. Un’attenzione particolare è riservata alle politiche per la disabilità e l’inclusione. Buseto Palizzolo emerge per la forte componente sociale dei suoi progetti: sei gli interventi incentrati sul rafforzamento dei servizi alla persona, sulla rete educativa e sulla comunità. Tra le priorità, la creazione di spazi polifunzionali e centri di aggregazione. L’aspetto più innovativo della FUA è proprio il carattere sovracomunale della programmazione: una rete di comuni che agisce in modo coordinato per affrontare sfide comuni. La trasformazione non riguarda solo le città maggiori, ma investe tutto il territorio, riducendo disuguaglianze e valorizzando le peculiarità locali. Ora il destino dei progetti passa nelle mani della Regione Siciliana. L’efficacia e la tempestività della macchina amministrativa saranno decisive per trasformare le idee in cantieri e dare concretezza alla visione condivisa da undici comuni. Se rispettate le tempistiche fissate dalla risoluzione, il 2026 potrebbe iniziare con decine di opere già appaltate o in fase di realizzazione. I 94 progetti presentati, finanziati nell’ambito del PR FESR Sicilia 2021–2027, abbracciano un’ampia gamma di ambiti strategici, confermando un chiaro orientamento verso la transizione ecologica, l’inclusione sociale, la valorizzazione del patrimonio culturale e la mobilità sostenibile.