I Guardiani del Territorio scrivono a Schifani: “Ecco tre interventi prioritari per affrontare la crisi agricola”

redazione

I Guardiani del Territorio scrivono a Schifani: “Ecco tre interventi prioritari per affrontare la crisi agricola”

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sabato 02 Novembre 2024 - 09:01

Prosegue la mobilitazione dell’Associazione “I Guardiani del Territorio”, che dopo la conferenza stampa dei giorni scorsi ha inviato una lettera aperta al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, e a tutti i capigruppo dell’ARS per richiamare l’attenzione sulla grave crisi che sta affliggendo il comparto vitivinicolo siciliano.
La lettera evidenzia come il settore, pilastro economico e culturale della Sicilia, si trovi ad affrontare difficoltà senza precedenti a causa della combinazione di fattori globali e calamità naturali. Tra i punti critici sollevati vi sono i gravi danni economici causati dalla peronospora nel 2023 e dalla siccità nel 2024, che hanno provocato una drastica riduzione della produzione vitivinicola, mettendo a rischio l’equilibrio sociale e ambientale della Regione.
Per affrontare tale crisi, l’Associazione ha proposto tre interventi prioritari: supporto economico immediato ai viticoltori, colpiti da perdite rilevanti per preservare la continuità delle attività agricole; risorse straordinarie per le cantine sociali, in gravi difficoltà a causa del crollo del conferimento delle uve, per tutelare l’occupazione e la filiera vitivinicola; sviluppo di politiche di rilancio per potenziare la competitività del settore sui mercati internazionali, valorizzando il brand siciliano e le capacità produttive.
L’Associazione esprime profonda preoccupazione per l’assenza di stanziamenti specifici a favore del comparto vitivinicolo nel DDL 809A sulle variazioni di bilancio. La mancata previsione di fondi, in un bilancio di oltre 400 milioni di euro, viene definita “incomprensibile e inaccettabile” data l’urgenza e l’importanza del settore.
Nella lettera, il presidente dell’associazione, Davide Piccione, si appella al Governo e all’ARS per un intervento immediato e risolutivo. L’associazione teme che l’inerzia politica possa portare a forti tensioni sociali, con il rischio di azioni di protesta da parte dei viticoltori.

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